,5o CRONOLOGIA STORICA re questo veccliio virtuoso (i). I due difensori delrc si recarono al Tempio, e incominciarono tosto i lavori per l’illustre loro difeso, sopra cincjuantasette capi d’accusa e sur un numero infinito di prove. Il tempo pressava, ed il lavoro era immenso: quindi venne scelto un terzo difensore: chiesto De-sèze, venne dalla convenzione accordato. Il giorno 26 deccmbre, Luigi comparve di nuovo alla sbarra della convenzione. Desèze pronunciò in difesa di lui un’arringa osservabile per l’ordine, la chiarezza e la forza, e più ancora per l’arte colla quale confuse gli accusatori senza irritarli. Solo in tale circostanza la convenzione discuteva con qualche tranquillità; ma fluttuava pur sempre in continue incertezze: i girondini imaginavano e proponevano 1’ appello al popolo, e di tutti i discorsi fatti per sostenere tate partito, quello di Vergniaud fu il più notevole: non mai questo deputato crasi mostrato tanto eloquente. I giacobini combatterono l’appellazione al popolo, e Barrèrc contribuì più d’ogni altro a farla scartare: fece egli freddamente [’analisi dei pericoli che seco trascinerebbe una convocazione popolare: dipinse la nazione francese sempre lacerata da discordie, e l’Europa sempre contr’essa congiurata finché vivesse il re ; finalmente rappresentò Luigi come una vittima che doveasi immolare alla concordia dei partiti (2). Nel dì 7 gennaio 1793 fu chiusa la discussione; nel 14 regolavasi la serie delle cause che doveano essere decise; nel i5 votavasi sulla colpabilità c sull’appello al popolo. Sulla prima questione: Luigi è egli colpevole? l’affermativa era strappata a parecchi di quelli che pur avrebbero voluto salvare il re, dal timore usi popolari furori, e non pertanto trentotto deputati cercarono di scusare il monarca; sulla seconda: il giudizio di Luigi sarào meno sottomesso ( 1 ) Un decreto ilei 16 deccmbre bandiva dal territorio <ìe]la~ repubblica tutti i membri della famiglia dei Borboni. Dal 6 al 16 decembre, il generale Bournonville s’impadronì del paese situato fra la Sarra c la Mosella fino a Consarbruck. La Francia trovavasi in possesso di tutta la Gheldria austriaca. (2) 11 di 13 gennaio 1 ’¡(JÌ Basseville, segretario della legaiione della repubblica francese, fu massacrato a Roma dal popolo.