*G4 CRONOLOGIA STORICA chc comandava in questa città, uni la sua alla loro causa, c promise sarebbero vendicati: raccoglieva alcuni uomini, e {tarlava loro ili marciare contro Parigi. Il fu marchese di 'uisaye, attaccato al partito realista, condusse un rinforzo aWiinpfcn; ed unita la di lui truppa alla sua, ne compose un piccolo esercito di quattromila uomini, .alla cui testa si pose in marcia. Scorse dieciotto leghe senza trovare nemici; giunto a Vernon, incontrava un distaccamento di gendarmi con alcuni cannoni inviatigli contro dalla convenzioue. Appena le genti di Puisaye sentirono il primo colpo di cannone presero la fuga, ed i capi di questa folle impresa si affrettarono a porsi in salvo in Inghilterra. I deputati girondini si ritirarono al mezzogiorno, traversando la Rrettagna. I realisti della Vandea, le cui esecuzioni aveano per la massima parte avuto felice successo, e che non avevano ancora ricevuto che deboli soccorsi dall’Inghilterra, tentarono impadronirsi di Nantes. Prescntavansi davanti ad essa nel 24 giugno; speravano facile l’impresa, essendo che Nantes rifiutava di riconoscere la convenzione c non era difesa chc dalla sua guardia nazionale, ed era senza fortificazioni; quando invece l’armata dei realisti non era stata mai nè così numerosa nè tanto animata. Pareva dunque chc Nantes dovesse cadere; ma ella resistette invece e trionfò. Il coraggio dei Vandcesi e la bravura di Lescurc, di d’Elbée c di la Roche-Jacquelein, loro capi, non possono supplire al difetto di artiglieria. I vinti commettono sbagli fatali, e lasciano sul campp di battaglia tre 0 quatromila uomini, riguardati siccome il fiore del loro esercito. In quel torno, i capi della montagna imaginarono, per sostenere la propria popolarità, di creare una costituzione, nell’idea però di non ¡stabilirla giammai. Herault di Sc-chelles fu incaricato di compilarla, e, come ne era richiesto, la fece riuscire un ammasso di stravaganti ed anarchiche concezioni^ dettale però con molta precisione ed eleganza. La montagna riceveva e presentava siffatto codice il dì 27 giugno 1793; lo sottometteva all’accettazione del popolo, e facea giurare a tutti i Francesi di mantenerlo: contuttociò esso non ebbe che un’effimera esistenza. I Corsi, persuasi da Pasquale Paoli, risolvevano sottrarsi dalla dominazione francese. Il dì 26 maggio 1793