CRONOLOGIA STORICA ili Brienne, dai minimi, e quella di Pont-à-Mousson dai canonici regolari. La stessa ordinanza prescrisse che queste case dovessero prendere il titolo di scuole reali militari, e che fossero soggette al ministero della guerra. Turgot, nel febbraio dello stesso anno, provocò sei editti intorno certe misure di polizia, di finanze, di commercio e d1 industria ; però il parlamento non volle registrarne che un solo. Questi editti eccitarono violenti clamori fra i privilegiati : i quali dicevano, essere la monarchia minacciata nei fondamenti ; e la regina , i principi, i grandi si riunirono contro 1’ amministrazione del ministro riformatore. Il re da prima turbavasi, ma un sentimento di dignità lo richiamò tosto a fermezza. Il conte di Maurepas, dissimulando quanto odiasse Turgot, trattò la propria causa dinanzi al monarca. Si tenne nel 12 marzo 1776 un letto di giustizia , ed il parlamento fu obbligato di approvare i cinque editti contro i quali avea reclamato. Ed appunto a questo letto di giustizia, il quale decideva, agli occhi dei filosofi e degli economisti, il successo della causa del popolo, Yol-taire dava il nome di letto di beneficenza. (1). Turgot e Malesherbes si accorgono ben presto della futilità del loro trionfo. Il re si raffreddò, e le proposizioni loro non furono più accette e gradite. La situazione del tesoro reale diviene allarmante: Turgot nobilmente confessa essere il presente deficit eguale a quello dell’ ultimo anno di Luigi XV, ma si giustifica mostrando aver dovuto pagare una parte delle spese occorse per la consacrazione. Il controllore generale e 1’ amico suo sono amareggiati da dispiaceri : Malesherbes perde la pazienza e si ritira; Turgot attende la propria disgrazia : essa non tardava : e la nobiltà , il clero ed il parlamento trionfavano. Il partito filoso- (1) Il più rimarcabile di questi editti è quello die sopprime i tributi pel compimento delle strade maestre, e converte questo carico, il quale non pesava che sopra una classe di persone, in un’imposta pecuniaria, alla quale tutti i cittadini dovevano contribuire. Nel 20 marzo, un decreto del consiglio ristabilì a Parigi la cassa di sconto. Nel 25 dello stesso mese, nn’ ordinanza del re regolò 1’ amministrazione dei corpi d'infanteria e di cavalleria, e la disciplina e polizia interiore di questi corpi.