DEI RE DI FRANGIA ,9 fico allarmavate prediceva una rivoluzione; ma la guerra ne ritardava lo scoppio. Dopo il ritiro di Turgot, la corte abbaudonavasi ad inutili spese e smoderate ; ed il re, esente dal vizio della prodigalità, soffrivalo a sò dintorno. I signori francesi imitavano i lordi nel fasto dei piaceri e nei costosi divertimenti. Vennero alla moda le corse de’ cavalli, e diedero luogo a folli ed esorbitanti scommesse. Il tesoro pubblico cadeva in ¡spaventosa penuria. A quest epoca gli Inglesi, timidi nelle negoziazioni colle potenze europee, operavano rigorosamente e con molto rigore contro le loro colonie d’ America, le quali tentavano scuotere il giogo della metropoli. 11 conte di Maure-pas volle approfittare dell1 occasione onde aumentar la marina dello stato. Si segui il piano del duca di Clioiseul, e fu preparata la guerra. Sembrava essere il pubblico voto di recar soccorsi alle colonie americane ; supponevasi avesse già il conte di Maurepas stabilito un piano su tale oggetto, e si era impazienti di renderlo effettuato. Il conte di Vergennes avea per iscopo 1’ alleanza di tutte le bandiere contro la inglese , e tutte le sue misure sembravano proprie ad operana. D' altra parte il ministro della marina concorreva maravigliosamente allo stesso scopo , e spiegava la più grande attività (i). Questi due uomini conciliavansi 1’ affezione del pubblico, mentre il conte di Saint-Germain sempre più la perdeva. Aveva egli voluto persistere ad introdurre nelle armate francesi le germaniche discipline, ma non eravi riuscito. lire gli diede un aggiunto nel principe di Montbarey, il quale, sci mesi dopo, rim-piazzavalo. Il signore di Clugny, successo a Turgot nel ministero delle finanze , si diede ogni cura di piacere alla nobiltà e di far rivivere le di lei prerogative. Arrestò l’effetto di tutte le misure amministrative prese dal suo predecessore. Ottenne anco dal re la rivocazione degli editti già approvati. (2). (1) Nel 10 giugno 1776 furono dati ordini a Brest cd a Fiochefort onde equipaggiare ed armare venti vascelli di linea. (2) Ù editto del 12 marzo, relativo ai tributi, venne annientato da una dichiarazione del re, datata 11 agosto 177G.