DEI r.E DI FRANCIA 73 stampa. E cade qui d’osservare clic i partiti non hanno mai manifestato più intolleranza, c che la individuale opinione non fu mai meno rispettata. La carestia angustiava allora crudelmente Parigi ; convogli di farine venivano intercettati e pittati in fiume; gli agitatori mostravano così evidentemente l’intenzione di affamare la capitale per ¡sforzarla a sollevarsi. Nel bel mezzo della notte, le porte dei fornai venivano assediate da una folla di popolo, e là parecchi faziosi non cessavano di ripetere che bisognava andar a cercar pane a Versailles c non a Parigi. Al Palaia-Rovai tutti tenevano lo stesso linguaggio; da per tutto si tentava spingere la insurrezione agii estremi, alr aperta rivolta: gli oratori del caffè de l'oi erano alla direzione di queste mene, anzi giungevano all’audacia di oltraggiare Fassemblea nazionale coi* indecenti missive. Eppure, senza aver riguardo per alcuni membri, oggetto delle più insolenti minaccie, ella dichiarava non esservi luogo a deliberare sugli oltraggi di cui veniva indegnamente ricolma. Da parecchi giorni agitavasi nell’issemblea nazionale la questione importantissima sul modo d’esercizio del potere legislativo. L'assemblea, malgrado il parere d’ uomini saggi ed illuminati, dichiarò nel io settembre l’unità e l’autorità.legislativa, e decretò sarebbe essa esercitata da una sola camera. Alcuni deputati avevano proposto lo stabilimento d’ una camera di pari; altri un senato a vita ; ma l’assemblea aveva, troppo irriflessivamente, rigettate queste proposizioni. Ella occupossi poscia d’uua discussione sulla sanzione reale. L’abate Maury propose il velo assoluto, sostenendo il proprio parere con raro talento; ed avveniva, con generale stupore, che anco Mirabeau sostenesse questo partito. L’assemblea pel veto sospensivo si dichiarò, e questo fu dal re preferito ed adottato; Necker, sacrificando al presente l’avvenire, così consigliavalo. Il veto sospensivo venne decretato nell’ 11 settembre 1789; e il termine della sospensione fu fissato alla seconda legislazione. Nel 16 settembre venne discusso vivamente sulla linea di successione al trono. Il marchese di Sillery, con elaborato discorso, chiese fossero esclusi i Borboni di Spagna dal diritto di eredità alla coroiia di Francia. Mirabeau so-