8/f CRONOLOGIA STORICA clic ebbe 1’ incarico di estendere su questo aliare, e cltf lesse alla tribuna nel 23 gennaio 1790. prendeva la difesa del prevosto ; ma 1’ opinione di Mirabeau prevalse , e nel io marzo 1’ assemblea decretò che le procedure criminali, intentate dal 29 agosto 1789 dal prevosto generale di Provenza, saranno rimandate davanti gli ufficiali della siniscal-rheria di Marsiglia. li guardasigilli fece un rapporto sui torbidi che ebbero luogo a Béziers, e da ciò si ebbe occasione di discutere sull’ estensione c sui limiti da darsi al potere esecutivo. L’assemblea è divisa in varie opinioni; ma Mirabeau riesce di ricondurla sulla prima questione, ed ottiene un decreto per cui le municipalità sono tenute responsabili delle disgrazie prodotte dalle popolari insurrezioni, e che mette a (iisposisione loro onde reprimerle le guardie nazionali. Ora 1’ assemblea tutta dedicavasi alle finanze, e nel 12 marzo 1790 faceva pregare il re di comunicargli il libro rosso; registro incominciato sotto Luigi XV, ove erano inscritte le somme e le pensioni pagate dietro ordini 0 buoni rilasciati dai due re. Luigi non fece alcuna difficoltà; mandò il libro rosso alla commissione delle pensioni, raccolta in casa di Necker in presenza di Montmorin, però dopo a-ver sigillati i fogli concernenti il regno dell’avo suo. I deputati che ebbero ordine di esaminare il libro furono allarmati vedendo non ammontare le iscritte spese, sotto il regno di Luigi XVI, clic a circa due milioni cinquecentomi-la lire all’anno, e non avessero esse per la massima parte altro oggetto che ricompense ai dotti, o soccorsi ai poveri. Nel 18 marzo 1790, venne definitivamente soppressa l'imposta della gabella , che produceva sessanta milioni, e venne rimpiazzata da un’ altra imposta che 11011 ne darebbe che quaranta. Il ministro delle finanze , in questa circostanza, propose all’ assemblea di nominare una commissione composta di alcuni suoi membri, onde-sopravvede-re alle spese del pubblico tesoro ; ma essa temendone la responsabilità vi si rifiutava. Ora trattavasi di coprire un deficit di cento quaranta milioni nelle spese annuali; il ministro propose quattro differenti mezzi, ma nessuno è adottato dall' assemblea. Ella decretò vendessero le municipalità certi beni nazionali, ne facessero pagamento al pubblico