DEI RE DI FRANCIA i7r clic non deplorasse sinceramente la sorte infelice della sfortunata regina. Nel di 5 ottobre 1793, la convenzione decretò l’era francese coniincierebbe col 22 settembre 1792, epoca della fondazione della repubblica; 1’ era volgare sarebbe abolita nell’uso degli atti civili e giudiciarii; 1 mesi sarebbero di trenta giorni, con cinque giorni complementarii, e clic porterebbero nomi analoghi alle stagioni {1). Fino dal principio del regno della convenzione, i giacobini pesavano lo spaventevole loro impero su tutte le città del mezzodì, ma specialmente su Lione, perchè essa erasi collcgata al partito più saggio della convenzione. Essi vi aveano stabilito un club, alla cui testa avean posto il feroce Cliallier, il quale, tosto che fu fatto procuratore della comune,'cominciò ad esercitare sui cittadini vessazioni e crudeltà inaudite. I Lionesi, irritati finalmente da sì barbari trattamenti, eransi sollevati. Nel 29 maggio 1793, due giorni prima del rovesciamento della Gironda, essi aveano marciato contro il palazzo della città, difeso da mille ottocento nomini c da vediti pezzi di cannone, 1’aveano assalito e se ne erano resi padroni. Venne arrestato Cliallier; ed i. nuovi magistrati, clic non seppero resistere al desiderio di trarne giusta vendetta, lo fecero giudicare c condannare. Tosto che la convenzione conobbe un tale "avvenimento raccolse in Parigi tutto quanto potè trovarvi di briganti e di assassini, e. formatone' un esercito, lo mandò contro Lione, nel 12 luglio. Questo esercito, giunto nei dintorni della proscritta città, si unì a quindici mila uomini tolti dallo esercito del Piemonte, ed a moltissime guardie nazionali venute dai vicini dipartimenti, e grosso così di sessanta mila combattenti con ben cento pezzi d’artiglieria apparecchiavasi a batter la piazza. I Lionesi, nulla commossi ila sì gagliarda mole che loro contro p»ecipitava, e aventi in memoria il nella quale l’elevazione dell’animo suo e la tenera inquietudine pei suoi figliuoli ed amici si dispiegano in mirabil maniera. Madama Elisabetta non era destino che la leggesse; ma la Provvidenza conservava il prezioso monumento alla posterità. (1) Il principato di Mqtbeliard venne riunito altcrrUorio francese con decreto del 10 ottobre.