,a4 CRONOLOGIA STORICA ili Parigi. Per conseguenza, nel 19 giugno il re appose il sua veto a quest’ ultimo decreto. Già da parecchi giorni il partito della Qironda avea impiegato ogni mezzo per agitate il popolo, ed indurlo a un movimento che, senza rovesciare la corte, la spaventasse,e le strappasse gli atti che da lei si esigevano. Bisogna, dicevano i girondini, domandare al re con una petizione la rivocazione dei due veto concernenti il decreto contro i preti, e quello del campo, dei venti mila uomini; ed erano con tal mezzo pervenuti ad cqcitare un’insurrezione ne’sobborghi di Si. Antonio e di Si. Marcello. Nel 20 giugno 1793, moltissimi abitanti di queste due contrade si riunirono sulle pubbliche piazze, ognuno armato di picca, e si posero in via verso il corpo legislativo con alla testa due pezzi di cannone. Questa ciurmaglia era comandata dal fabbricator di birra, Sànterre, fazioso, pieno di ciarlataneria e godente di gran credito tra il popolaccio. Giunsero alla porla della sala dell’ assemblea, Ove rispettosamente si arrestarono, ed inviarono alcuni fra essi davanti ai deputati per esporre il motivo dei lamenti loro. Il corpo legislativo ascoltò gli inviati, ed un istante dopo tutta quella moltitudine entrava nella sala e vi sfilava in ordine; due .ore dopo non ancora era tutta sfilata. Di là questa moltitudine portossi verso le Tuilerie , penetrò nel giardino, d’onde le guardie nazionali si ritiravano costernate. Ben presto caddero le gelosie e le porte a colpi di ascia, e i rivoltosi, saliti all’appartamento del re, gli presentarono una petizione piena di oltraggi, ove chiedevano la rivocazion dei due veto. il re, fermo e moderato,rispondeva,senza però permettere ciò clic reclamavano da lui; uno dei rivoltosi gli pose in capo un berretto rosso. La uienioria della notte del 5 ottobre fece temere pei giorni della regina, sicché Sànterre si avvicinava a rassicurarla; una guardia nazionale si avvicinò al re per incoraggirlo, ma il monarca gli prese la mano, se la pose sul petto e gli disse: credete voi che questi siano i battimenti di un cuore agitato dal timoreì In tal modo il maire ili Parigi, Pethion, entrò negli appartamenti del re. La folla si allontanava rispettosamente per lasciarlo passare. Pethion felicitò il popolo ed invitollo a ritirarsi, ed il popolo obbedì tosto} c così finì questa memorabile e spaventosa giornata, preparata dal partito della Gironda, alla quale gli oidinarii