i .4 CRONOLOGIA STORICA Nel 3o ottobre «791, il ministro della marina presentò all’assemblea legislativa lo stato ufficiale delle forze marittime della Francia, le quali si componevano di ottantasei vascelli di fila, settant’ otto fregate , quaranta sette corvette, sette scialuppe cannoniere e ventiotto gabarre. Il domani, il ministro degli affari esteri rese conto all’ assemblea dell’effetto prodotto nc'lle corti straniere dalla novella che il re aveva accettata la costituzione: la maggior parte delle potenze, aggiunse egli, desidera che questa acccttazione faccia la felicità della Francia e del monarca; ma intende che la Spagna rifiuta ogni comunicazione a questo riguardo, fuorché non abbia la certezza che sua maestà cristianissima goda piena libertà di pensare e di agire. Il re era stato forzato a rinnovare in parte il ministero. Montmorin, ministro degli affari stranieri aveva data la sua dimissione. L’assemblea costituente avea rimosso dalla sua costanza ; ed egli aveva temuto la tempesta d’una più turbolenta assemblea. Il re lo avea pianto, e parecchi uomini stimabili si erano rifiutati di rimpiazzarlo . Deles-sart aveva accettato il ministero degli affari stranieri ; Bertrand di Mollcville era stato nominato a quello della marina; Narbonne a quello della guerra; Cahier di Gerville a quello dell’interno; Duport-Dutertre era rimasto al ministero della giustizia, e Tarbé al ministero delle contribuzioni. Il re aveva opposto il suo veto al decreto contro gli emigrati; ma avea sanzionato quello che riguardava il proprio fratello M. Duport-Dutertre venne, nel 12 novembre i79i,ad informare l’assemblea legislativa delle risoluzioni elei re. I deputati repubblicani intesero tale nuova in lugubre e minaccioso silenzio; pure dissimularono, e ritennero quelli che, meno destri, sembravano disposti a prorompere. Duport-Dutertre cominciava un discorso contenente lo sviluppo dei motivi del rifiuto della sanzione, e le misure.esecutive con cui il re intendeva di supplire (1) Nell’ 11 novembre, Luigi XVI scrisse ai principi suoi fratelli esser perfettamente libero: però, e lo stesso giorno, volendo alle nove della sera uscire dal suo appartamento, venne arrestato dalla sentinella, e forzato a rientrarvi. (Histoire de France,d'Aru/uetil, tom. XIII p. 3^g).