DEI HE DI FRANCIA accordato ai parenti del re, prìncipi del sangue, il titolo di principi, discusse a lungo un tale articolo, clic non fu approvato se non se con molta difficoltà. Monsicur, fratello del re, ed il conte d" Artois non cessavano di caldamente sollecitare i soccorsi delle potenze straniere, per liberare Luigi dell’ ignominiosa cattività in cui tencvaulo i rivoluzionarii, c consolidare le basi della sua autorità. La più parte dei sovrani d’ Europa aveano dimostrato, fino dal principiare della francese rivoluzione, vivo desiderio di arrestarne il corso, ed ogni promessa fatta avevano agli emigrati francesi per ricondurli alla patria loro. Infrattanto la rivoluzione avanzava gigante, e trascinava e ruinava ogni consuetudine, cd essi non imprendevano di porvi freno. Non s’intendevano fra essi : dopo due anni di incertezze e di esitazioni, l’imperatore Leopoldo e Federico Guglielmo re di Trussia, decisi di soccorrere lo sfortunato Luigi XVI, si trovarono a parlamento a Pilnitz, nel 9.7 agosto 1791, e là segnarono un atto con cui dichiararono riguardare la situazione del re di Francia siccome un oggetto degno dell’interesse di tutti i sovrani, protestarono voler impiegare ogni lor mezzo per metterlo in istato di riacquistar la sua autorità, e sperare le altre potenze li imiterebbero: quindi risolvevano di cominciare il più presto possibile a dar esecuzione al piano concertato. Il conte d Artois e l’elettore di Sassonia assistettero a questo parlamento. (1) Nel i.° settembre 1791, l’assemblea, dato compimento alla revisione dell’atto costituzionale, s’occupò sul modo ond’ esso verrebbe presentato al re. Nel 3, Thourct, a capo d’ una deputazione di sessanta membri, presentò la costituzione a sua maestà, e le diresse poche parole convenevoli alla circostanza. Luigi XVI rispose farebbe parte all’assemblea delle sue risoluzioni il più presto possibile, avere già deciso di rimanere a Parigi, e che darebbe i suoi ordini al comandante della guardia nazionale di Parigi pel servigio della sua guardia. In tale risposta venne osservato esservi troppa debolezza e timidità. Scorsero dodici giorni, durante i quali l’ordine si ristabilì nel castello; cd il re riprese ap- (1) Nel 10 settembre i fratelli (li Luigi XVI ¡[istruirono lo sciagurato Luigi della dichiarazione di Pilnitz.