DEI RE DI FRANCIA i35 onori e corone civiche fufono decretati ai Marsigliesi ed ai federati, i più furiosi dei quali, recatisi sulle pubbliche piazze, ove inalzate erano le statue di Enrico IV, Luigi XIII, Luigi XIV e Luigi XV, distruggevano questi monumenti del-l’arti belle, e facevano sparire da Parigi ogni insegna di monarchia: il potere reale trovossi abolito di fatto (i). Eràn due giorni che il re e la famiglia trovavansi nella loggia dei giornalisti, quando, nel i3 agosto (2), dietro un decreto della comune, vennero trasferiti al Tempio, scortati da forze imponenti. La curiosità attirava affollatissimo popolo sul loro passaggio. Nella seduta del 10,.I’assemblea emanò un decreto di accusa contro tutti gli attuali ministri; però il solo che venisse arrestato fu d’Abancourt. Un eguale decreto venne pure emanato il giorno 15 contro Montmorin, Bertrand, Montciel, Duport, Barnave e Alessandro Lameth: Barnave venne arrestato a Grenoble, ove erasi rifuggito. L’assemblea formava un consiglio esecutivo provvisorio; richiamava al ministero Roland , Servan e Clavieres, e loro associava Danlon come ministro della giustizia. Lafayette, che aveva stabilito il suo quartier generale a Sedan, città nel dipartimento delle Ardenne, quando fu informato degli avvenimenti del 10 agosto, fece pubblicare una dichiarazione con cui si mostrò ad essi apertamente contrario. I di lui soldati sembravano esserlo del pari; anzieDillon, un capo del suo esercito, faceva da prima la stessa protesta. Ma l’assemblea inviava tre suoi membri a sorvegliar Lafayette; Dumourier, che sotto Dillon comandava, avvicinavasi ai repubblicani, e riusciva a cangiare le disposizioni di quest’ ultimo, e consigliava perfino si marciasse contro Lafayette. II marchese però, prima di venirne ad aperta rottura, volle conoscere i veri sentimenti dei propri soldati: trovavali freddi ed incerti, anzi ed ebbe ad udire nelle lor file più volte ripetersi il grido: Fivano i deputati dell’ assemblea legislativa! Egli allora si ritirò, e, tenuto consiglio co’suoi più fedeli, risolse partire: nella notte del 19 al 20 agosto egli in- (1) Gli ambasciatori dell» corti straniere abbandonano Parigi il >2 agosto. (2) Lo stesso giorno, nel 1789, Luigi XVI era stato proclamato ristoratore della libertà. Qual contrasto !