•DEI RE DI FRANGIA 107 Royal, non avessero cessato ili chiedere altamente il giudizio del re; e quantunque questa atroce e ribelle proposta fosse stata sostenuta alla tribuna da parecchi deputati, come Robespierre, Buzot, Péthion cd altri, essa comprese quanto da lei esistessero la giustizia e la ragione, e loro rese uno splendido omaggio,*rifiutando di mettere il re in istato d’accusa. Appena che l’assemblea ebbe manifestato il suo giudizio in sì onorevole modo, i club dei giacobini, dei corde-lieri, e tutte le società popolari formalmente dichiaravano non riconoscere più Luigi XVI per re. I rivoluzionarii avevano allora per capi Rrissot, Condorcet, Robespierre c Danton, i quali meditavano già da alcuni giorni un’insurrezione onde riuscire nel furibondo progetto, ma non si accordavano sul modo di operarla, essendo che Brissot c Condorcet volcano limitarsi a sottoscrivere una petizione chiedente fosse il re decaduto dai suoi diritti, e la repubblica stabilita, e Robespierre e Danton, ancora più violenti cd atroci, voleano ricorrere alla forza per conquistare ciò clic era Soggetto di essa petizione. Che che sia ai tai dissi-dii, nel 17 luglio 1791, i rivoluzionarii partigiani di questi Ì[uattro caporioni si recarono al Campo di Marte, e là una aziosa petizione all’assemblea nazionale venne sottoscritta da considerabile moltitudine. Intanto i rivoluzionarii del partito di Robespierre e Danton, avendo scorto sotto l’altare della patria (lue invalidi, suppostili traditori, se ne impadronirono, loro mozzarono il capo, che innalzarono sulle picche come trofei. Però, fin dal mattino, le guardie nazionali di Parigi si erano affrettate ai rispettivi posti, e si mostravano disposte a reprimere colla forza Patto di ribellione di cui era teatro il Campo di Marte. Appena il maire di Parigi e Lafayette furono istrutti del movimento rivoluzionario, fecero inalberare sul palazzo della città la bandiera rossa, alla cui vista ogni assembramento dovea dissiparsi, e si portarono al Campo di Marte alla testa di parecchie compagnie della guardia nazionale. I ribelli ricevettero a pietre il municipale corteggio che loro recava l’ordine di separarsi. Più guardie vennero colpite e ferite, ed allora Lafayette ordinò di far fuoco contro gl^ammutinati. L’ordine venne tosto eseguito: una quarantina di popolani cad-