DEI RE DI FRANCIA 99 vedere in lui il proprio salvatore. Siccome moriva egli in pochi giorni, ed in età freschissima, si tentò spargere il sospetto del veleno: ma tale sospetto venne distrutto dalle dichiarazioni dei medici incaricati di fargli 1’ anatomia. I suoi funerali furono celebrati con rara magnificenza: tutti i ministri, tutti i membri dell’assemblea, 20,000 uomini della guardia nazionale,e gran moltitudine di persone d’ogni rango vi assistettero.il suo corpo, trasportato da prima nella chiesa di S. Eustachio, ben presto ne fu tolto e posto nel Panteon, magnifico edifizio dovuto al talento di Soudot, e che la riconoscenza nazionale avea consacrato agli uomini grandi. La municipalità di Parigi, per onorare la memoria di tanto celebre oratore, ordinò clic il suo busto fosse collocato nella sala del palazzo della città. Si sa quanto i talenti del conte di Mirabeau fossero stati favorevoli ai progressi della rivoluzione e funesti all’autorità reale. Ciò che v’na di affliggente pcgli amici della monarchia è ch’egli moriva precisamente all’epoca in cui i doni considerabili del re ave-vaulo guadagnato alla di lui causa. Non si può dunque dubitare che se questo possente oratore fosse vissuto ancora qualche anno non avesse potuto arrestare, od almeno moderare di molto il torrente della rivoluzione. Poco tempo dopo, gli stessi onori furono resi alle ceneri di Voltaire: in vigore d’uri decreto dell’assemblea, datato 3o maggio 1791, esse vennero tolte dal luogo onde giacevano e traslocate con gran pompa al Panteon. Più tardi anco le ceneri di G. C. Rousseau venner trasportate dalla deliziosa ritirata di Ermonville al Panteon. I quindici giorni di Pasqua, tempo consacrato dai fedeli al ritiro ed alla meditazione, era giunto. Il re, quantunque di robusta costituzione, trovavasi da qualche tempo in languente salute. Questi due motivi, ai quali univasi il desiderio di sottrarre la propria famiglia dalla dura cattività, gli fecero nascere il desiderio di andare per alcuni giorni a S.-Cloud. Prima di eseguire il suo disegno, egli ne diede parte a tutte le autorità civili e militari. Rimise però questo viaggio, per varii motivi, al lunedì santo, 18 aprile. Venuto lai giorno, il re e la famiglia reale uscirono in carrozza dalle Tuilerics. Ben tosto una gran folla, alla quale si unirono le guardie nazionali, gettasi davanti i cavalli ed *