CRONOLOGIA STORICA scana,Macdonald s’impadroniscc delle gole degli Appennini, segue la strada detta la Cornice, incontra due divisioni del l’esercito di Moreau, c si unisce ad esse in presenza stessa del nemico. Ora di quasi tutta Italia che possedevano non resta ai Francesi che il Genovcsato. Bonaparte avea già ributtato Ibraim-bey nel deserto e Mourad-bey nell’alto Egitto, quando una lettera da Alessandria lo istruì che cento navi turche aveano ancorato nel i3 messidoro an. 7 ( 11 luglio 1799) ad Abukir; che portavano diciottomila uomini comandati da Mustafà-pascià, i quali s’erano già impadroniti del forte d’Abukir, e trincie-rati intorno ad esso occupavano formidabile posizione: Bonaparte senza por tempo in mezzo marciò contro essi. Nel 7 termidoro (x5 luglio) i Francesi assalivano questi diciottomila, si avvicinavano quasi sotto le loro trincee, e combattevano corpo a corpo con essi. Ora due ufliziali francesi, Duvivier e Leturcq cadevano uccisi, ed i Turchi uscivano in folla dalle trincee per tagliare il capo ai morti e ai feriti. Bonaparte, avvedutosi di questa irregolare mossa,ne approfittò da quel bravo generale cn’egli era: precipitavasi sui Turchi, e ponevali in piena rotta. Fuggivan essi precipitosamente verso il mare, e, ciechi per lo spavento,vi si gettavano e venivano mitragliati. Erano ben diecimila. Il pascià Mustafà venne colla sua scorta in poter dei Francesi. T)i tutto l’esercito turchesi soli cinquemila uomini rimanevano, ai quali commessa era la difesa del forte di Abukir: capitolavano, dopo sette giorni di bombardamento nel iò termidoro (2 agosto). 1 raversate cinquanta leghe di deserto in quattro giorni, i Francesi, condotti dal capo brigata Morand, raggiunsero Mourad-bey nella notte del 24 termidoro ( 11 agosto), presso a Samanhout: sorpresero il suo campo; passarono a ili di spada moltissimi mamelucchi, e presero loro assai cavalli bardati e camelli carichi di bottino. Nel 27 termidoro ( 14 agosto), due fregate inglesi imboscaronsi presso al forte di Quosseyr, c si diedero a cannonarlo. Nel 28 e 29 aprirono una breccia; tentarono sbarcare in alcuni punti, ma funesti loro riuscirono tai tentativi, sì che, dopo un fuoco continuo di ben sessantaquattro ore, fuggirono lasciando ai Francesi molti prigionieri, feriti e morti, ed armi d" ogni specie, non che un pezzo di cannone con tutti i suoi attrezzi.