DEI RE DI FRANCIA 27 riata dal vento, entrò finalmente nel canal della Manica ; presentossi nel i5 agosto 1779 davanti Plymonth, e catturò in vista di questa città un vascello inglese di 64 cannoni. Ora stava per avvenire la meditata invasione. Il conte d’ Orvilliers avrebbe potuto chiuder l1 entrata del canale ai nemici, se un vento furioso 11011 ne lo avesse scacciato fuori, nel tempo stesso che favoriva la squadra inglese, comandata da Ch. Ilardi, la quale vi entrò a vista della flotta nemica nel 3o agosto, e introdottasi nella rada di Plymouth, la braveggiava, senza che essa potesse attirarla a combattimento. D’Orvilliers , visto inutile ogni tentativo, ritornava a Brest. Mentre i Francesi provavano rovesci in Europa, ottenevano buoni successi in America. 11 conte d’ Estaing, nel fiugno 1779, con alcune fregate s’impadroniva dell’ isola i St-Vincent. I Caraibi, che la abitavano, avevano concorso col generale francese ad assalire una debole guarnigione inglese, che arrendevasi senza combattere. Di là il conte recossi contro la Granata, e sbarcatovi nel 2 luglio con duemilatrecento uomini, li divise in tre colonne, attaccò le trincee, vi entrò per primo, con bell’ esempio, egli stesso , e prima della notte se ne impadronì. Il domani la guarnigione della Granata si arrese. Nel 6 luglio il conte d’E-staing, alla testa d’ una squadra di venticinque vascelli di linea, attaccò una squadra superiore alla sua, comandata da Byron, la quale veniva in soccorso della Granata, e la obbligò di ritirarsi a San-Cristoforo (1). La nuova di tanto successo eccitava in Francia il maggiore entusiasmo. Ora il conte d’ Estaing, continuamente amareggiato dalla ricordanza della disfatta di Rhode-Island, meditava una spedizione capace di salvare 1’ onor francese agli occhi degli Anglo-Americani: era la conquista di Savanah, capitale della Georgia. Mise alla vela, e sbarcò tre miglia distante da questa città, nel 9 settembre 1779; si unì con (1) Nel i"j agosto 1779, le fregale francesi la Giunone, e la Gentile combatterono contro il vascello inglese 1’ Ardente, e lo presero. L’ equipaggio, forte di 5oo nomini, fu fatto prigioniero e condotto a Brest, ed il vascello, poco danneggiato, fu aggiunto alla llolta del conte di Orvilliers