DEI RE DI FRANCIA 4, dente dello stato politico della Francia; lo persuadeva a far continuare j lavori di lusso, destinati ad abbellimento delle principali città francesi; persuadevalo pure clic i magnifici lavori accrescono sempre le ricchezze dello stato ; finalmente gli dipingeva il clero, la nobiltà, e soprattutto i grandi beneficiari ed i guerrieri generosi che servito avevano per la causa americana, come dispostissimi a secondare le sue viste paterne col sacrificio de’ loro privilegi, ed a concorrere ai pesi dello stato. Poscia tentò Calonne d’inspirare al monarca il pensiero d’imitare l’illustre suo avo Enrico IV, convocando un’ assemblea di notabili ; e queste riflessioni del ministro risvegliavano nel re la memoria dei primi suoi voti, delle sue più dolci speranze. Calonne terminava di determinarvelo presentandogli estesi progetti, vaghi però , i quali perfettamente rispondevano a’ suoi tre principali desiuerii: Non più nuovi prestiti ; non piti nuove imposte, e specialmente non più opposizioni dei parlamenti. Vedremo ben presto come Calonne riescisse di far a-dottare al re la suggerita misura, già da sì gran tempo inusitata in Francia. Nel i5 agosto 1785, festa dell’Assunzione , il cardinale di Roano, vestito de’ suoi abiti pontificali, trovavasi in mezzo ai più distinti personaggi di corte negli appartamenti del re, ed attendeva 1’ ordine pef celebrare la messa ; quando venne chiamato nel gabinetto di Luigi XVI. Impallidì egli comparendo innanzi i severi sguardi del monarca. La regina trovavasi collo sposo. Luigi chiese al prelato cosa fosse di certa collana a lui venduta dai giojellieri Boh-mer e Bassange ; e questi turbossi e si confuse; il re ordi-nogli di passare in una stanza vicina e scrivere la sua deposizione. Il cardinale obbedì, c dopo un quarto d’ ora consegnava al re quanto avea scritto : il monarca imponevagli l’arresto ; e invano pregava egli sua maestà di risparmiargli la vergogna d’essere arrestato davanti tutta la corte, vestito coni’ era in pontificale ; il re gli rifiutava la grazia, e bruscamente lasciavalo. Egli venne posto prigione, ed abbandonato al parlamento. Nondimeno era trattato con riguardo, e gli fu permesso di comunicare coi suoi parenti e cogli a-mici. Egli indicava loro quali carte avrebbero potuto com-