DEI 11E DI INGHILTERRA 291 grado la facilità con cui cran passati nella camera dei comuni i voti concernenti il potere di• mettere un diritto di bollo sulle colonie, durante l'ultima sessione, il suo stabilimento finale cagionò vivissimi dibattimenti. Da una parte furono esauriti tutti gli argomenti per provare la ragionevolezza della proposta clic 1’ America dovesse contribuire alle spese generali ddlo stato e clic una metropoli aveva un diritto naturale sulle colonie; e lo furono egualmente dall'altra per dimostrare la necessità che esisteva in uno stato libero di essere rappresentato per potere essere soggetto alle imposte, e 1’ingiustizia del potere d’imporne, esercitato da un corpo, i pesi del quale andavano ad essere diminuiti in proporzione del peso sopportato da coloro che egli stesso aggravava. Ma' ui così importanti cose non si potevano decidere con ragionamenti; ed i ministri erano ricolti di vincere il bill del bollo, il quale ricevette la sanzione reale nel 22 marzo 1765. Indipendentemente da questo, un altro bill avea per iscopo di incoraggiare l’importazione dei Ugnami da fabbrica vcncnti dalle colonie inglesi: il profitt# che esse do-vcano sentirne avrebbe compensato gli effetti del diritto del bollo; ma esse .erano troppo esulcerate, perché questa misura potesse produrre salutare effetto. Infrattanto il re era stato assalito da una malattia, riguardata oggi della stessa natura di quella di cui più tardi lu alletto. Ristabilito, egli andò nel 24 aprile alla camera dei pari, ove, dopo aver parlato della sua tenera sollecitudine pei sudditi, così esprimevasi : » Quantunque lamiain-» disposizione non sia stata pericolosa, essa mi fece fare del-» le riflessioni sulla situazione nella quale lascerei il mio » regno e la mia famiglia, se a Dio piacesse di chiamarmi n a Lui, nel frattempo che il mio successore in sì tenera età » si ritrova ». E propose in conseguenza al parlamento di considerare se non tosse conveniente investirlo del potere di designare in tempo la regina 0 qualunque altra persona della reale famiglia, abitualmente residente nella Gran Bretagna, per aver in custodia il di lui successore ed esercitare 1 impiego di reggente, con l’assistenza di un consiglio, sino alla maggiorità acl principe. La camera dei pari ricevette ben tosto un bill compi-