CRONOLOGIA STORICA il presente decreto, c minacciavano la convenzione coi più violenti trasporti del furore e dello sdegno del popolo: i girondini furono oppressi} tutti i difensori loro li abbandonarono. Si pronunciò per la terza volta sulla sorte di Hé-bert, e fu dichiarato libero e assolto. Il dì 3i maggio, a cinque ore del mattino, da ogni parte intendevasi il cannone di allarme e lo strepito delle campane a martello} le barriere venivano chiuse} gli abitanti di Parigi correvano alle rispettive sezioni stupefatti, esterrefatti} i terribili cannonieri non cessavano dal gridare: Viva la montagna! Morte ai girondini! Ecco svelato il segreto:- il popolo, armato, marcia verso la convenzione, e le presenta domanda perchè vengano proscritti venti due membri non che la commissione dei dodici} chiedeva inoltre venisse fissato il pane a tre soldi in assegnati. Infrat-tanto un’ altra insurrezione succedeva nei sobborghi di Santo Antonio e di S. Marcello. Si raccoglievano quegli abitanti, si parlava loro del Palais-Royal, rappresentandolo come il focolare delle cospirazioni ed il soggiorno dei nemici della patria, e si esortavano a marciare lor contro. Essi lasciavansi persuadere, e vi si recavano armati di picche. Già pervenuti erano in via Santo-Onorato} maRaffé, comandante della sezione della Butte-de-Moulins, informato di tale movimento, fece chiudere tutti gli ingressi per al Palais-Royal, e vi pose alcuni pezzi di cannone. Quando gli assalitori videro uomini sì ben disposti a difendersi, li riguardarono come buoni repubblicani, e si univano ad essi. InlVattanto i membri della comune erano entrati alla convenzione, ed insolentemente le dettavano la legge. Invano Ycrgniaud e Doulcet-de-Pontepoulant cercarono di rendere alla convenzione qualche energia: ella, sulla pro- 5osta di Barrère, decretò soppressa la commissione dei do-ici, accordò agli insorgenti quaranta soldi al giorno, e dichiarò che le sezioni in questo giorno 3i maggio avevano ben meritato dalla patria. Cotali misure riconciliarono un poco gli insorgenti colla convenzione} ma la comune e la montagna rimasero irritatissime di così lieve successo, e determinarono non aversi riposo finché npn fossero per giu-gnerc allo scopo loro. L’insurrezione, preparata dalla comune di Parigi, per