88 CRONOLOGIA STORICA agli accattoliei i beni degli antenati loro, emigrati al temilo della rivocazione dell’ editto di Nantes. Un altro decreto fissava i titoli pei quali si potesse d’allora in poi aspirare alle pensioni. Nella seduta di questo giorno, molti stranieri vagabondi e molti ciurmadori, che dicevansi inviati dalle quattro parti del mondo, e che eransi vestiti conforme alla parte che rappresentavano, si presentarono all"assemblea nazionale per ringraziarla del grande esempio di’ ella avea dato all’ universo mondo col proclamare la libertà del genere umano. Un infame Prussiano, detto Anacarsi Clootz, il cui nome figura nella storia a lato di quelli di Marat, Hébert etcv era l’oratore di questa vile e faziosa deputazione. Il presidente dell’assemblea nazionale, che era allora Menou, non volle trovare nessuna inconvenienza nel discorso dell’impudente Clootz, e Alessandro Lameth osò alzar la voce per lodare lo zelo ed il patriottismo di questi spregevoli petizionanti. Alcuni membri dell’assemblea riconobbero fra essi alcuni antichi domestici, che erano stato al servigio loro o de’ loro amici. Gli individui che dovevano assistere alla cerimonia della federazione erano guardie nazionali nominate dal popolo, e militari scelti da tutti i corpi dell’armata: in tutti sessantamila. Il luogo ove dovevasi celebrare l’anniversario del 14 luglio era il Campo di Marte, vasta piazza in faccia alla Scuola-Militare. Non era lontano il fissato giorno, e dovevasi compiere un immenso lavoro: bisognava togliere dal Campo di Marte due o tre piedi di terreno , per formarne anfiteatri dai due lati; tale opera domandava assai tempo ; ma fu compiuta in pochi giorni da innumerabile folla d’uomini d’ogni età e a’ogni condizione, e perfino delle femmine vi prendevano parte. Giunse il 14 luglio; e tutto era presto per la cerimonia. Un vasto palco era stato innalzato in mezzo al Campo di Marte per ricevere l’assemblea nazionale ed il re. L’assemblea, accompagnata dai federati dei dipartimenti, si pose in via alle dieci del mattino; il re vi giunse alle tre della sera. La guardia nazionale, ordinata in doppia fila, conservava la quiete nel Campo di Marte, le cui elevazioni da ogni parte erano afollate d’infinita moltitudine. La cere-mania incomincia: il vescovo d’ Autun celebra la messa, e