DEI HE DI FRANCIA restituzione dei diritti cittadineschi ai Protestanti. Il re permise clic si deliberasse in sua presenza. Il consigliere di Espremenil, Roberto di Saint-Yincent, Fréteau e Sabatier si dichiararono contro i due editti; il duca d’Orleans. già meditando colpevoli progetti contro la tranquillità del re, ebbe 1’ audacia di dichiarargli essere illegale tal approvazione : dopo un breve silenzio, il re ordinava al parlamento di registrare i prestiti, cd uscì accompagnato dai principi e dai ministri. II duca d1 Orleans accompagno il monarca, e rien-II I » » . r o. > trato poscia nella sala udì d ogni parte encomiare il suo patriottismo. Ora la corte dichiarava non aver preso parte alla trascrizione fatta ne’ suoi registri. Il re, informato di tale protesta, esiliò il duca d’Orleans à Villers-Cottercts, e fece tradurre nelle prigioni di stato i consiglieri Fréteau e Sa-batier. (i) Il duca d’Orleans sopportava vilmente la propria disgrazia. I piaceri, il lusso e le feste, chò lo seguivano nel-P aggradevole soggiorno, non potean vincere la noia ed il dispetto: incaricava la principessa sua sposa di negoziare il di lui ritorno, cd essa recavasi tosto dal re c dalla regina, e sollecitavali istantemente pel suo richiamo, anzi ed egli stesso scriveva alla regina umiliandosi profondamente, e dimostrando il più vivo rammarico, sì che ella ne fu commossa: il monarca toglievalo d'esilio nel i6 aprile 1788, e gli permetteva di ritornare a Versailles, ove ebbe seco lui un particolare colloquio. Infrattanto continuavano le discussioni sull’ editto relativo ai protestanti. Tutti i consiglieri votavano per 1’ approvazione, eccetto d’Espremenil ; ma l’editto, malgrado la di lui opposizione, venne registrato. Il primo ministro ed il guarda-sigilli preparavano due decreti coi quali venivan ridotti a settantaeei i membri del parlamento, si creavano sei bailaggi facenti l’uffizio di corti a’ appello, e si stabiliva una corte plenaria, composta di persone le più qualificate del regno, il cui uffizio sarebbe di registrare gli atti della reale autorità. Malgrado la segre- (1) Nel 3i decembre 1787, il conte di Caraman, comandante in rapo nella Provenza, ristabilì gU stati di questa provincia, soppressi già fin dal i64o