CRONOLOGIA STORICA mico sulle frontiere d’Arauco spedi a quel verso Filippo Rengel capitano degli ausiliarii con milleducento d’essi ed un centinaio di spagnuoli. Passando per Elicura, circondò una capanna ove si trovavano riunite trentasei persone fra cui due possenti cacichi eli’ei prese e condusse ad Arauco. Nei primi giorni di febbraio un indiano yanacona, o convcrtito, venne ad annunziargli la visita di Curinamon cacico di Puren. Questi infatti si presentò poco dopo con altri quattro a cavallo tenendo una lancia in mano ed indossando un’armatura spagnuola. Ebbe una conferenza con Lasso c le intenzioni eli’ci manifestò furono di un’indole affatto pacifica. Il governatore continuò la sua marcia verso alle frontiere ove ventidue araucaniesi che non potevano separarsi dai loro figli c dalle loro spose cattive ricercarono la sua amicizia. Occupò la maggior parte del mese di febbraio nelle vicinanze di San Filippo, ed avendo inteso che il nemico devastava le coste, gli spedì contro Rebolledo con quattrocento spagnuoli fanti e cavalieri e millecinquecent’au-siliarii. Questo capitano marciò verso Calcoymo e Relomo ove prese cinquanta araucaniesi fra’quali si trovava un cacico chiamato Curimilla, ed essendosi avanzato sino a Puren fece ancora ventitré prigioni, del cui novero era un altro cacico. Lasso ritiratosi alla Concezione verso la fine di marzo, passò colà la quadragesima. Ma avanzandosi Putapi-clion per assalirlo con numerose forze, si recò a prendere posizione ad Estancia del Bey, ed Alfonso di Villanueva si stabilì sulle frontiere in vicinanza al Rio della Laxa. Ma-vidu capitano degli alleati avendo incontrato gli scorridori dell’esercito nemico li assalì con una cinquantina d’ uomini e li uccise quasi tutti, facendo otto prigioni, del di cui numero era il figlio d’Anganamon. Nel mese di aprile Villanueva marciò sopra Pellaguen, uccise una trentina di nemici e ne fece cinquanta prigioni col loro capo Pue-lentaro. fi governatore fu ritenuto alla Concezione da una malattia durante i mesi di maggio, giugno e luglio e si recò nell’agosto a Santiago per comunicare colà all’udienza regia le cedole colle quali sua maestà affrancava i pacifici