DELL’AMERICA 47 C.liacao, a 41° 5o' di latitudine sud, è il miglior porto dell’ isola e la residenza del governatore. Stabilimento c governo dell’ udienza regale. Filippo II, penetrato dell’importanza del Chili, creò colà nel 13 agosto 1567 un'udienza regale indipendente da quella del Perù. Questo tribunale, composto di quattro giudici e d’un fiscale, risiedeva alla Concezione, ed era incaricato deU’amministra-zione politica e militare del regno. Il suo primo atto di autorità fu di ritirare il governo a Quiroga e di dare a Ruiz Gamboa il comando delle truppe. Questi avvisato che Pail-lataruj cugino del valoroso Lautaro che avea surrogato Antigucnu, faceva i preparativi per assediare Cañete, marciò incontro ad esso e lo disfece in vicinanza a questa città dopo una lunga ed ostinata pugna. Gli araucaniesi avendo ricusato la pace eh1 era loro offerta, il vincitore percorse e devastò il loro paese durante un anno e ne rapì un gran numero di donne e di fanciulli che ridusse in ¡schiavitù. L’anno seguente gli araucaniesi continuando a molestare gli spagnuoli, l’udienza credette dover affidare il governo militare ad un solo capo e scelse a quest’uopo don Melchiorre de Bravo ch’essa nominò nel i56b presidente, governatore e capitano-generale del Chili. II nuovo governatore, geloso di segnalare la sua assunzione con una vittoria, marciò con trecento soldati spagnuoli ed un numeroso corpo d’’ ausiliari! contra Paillataru il di cui esercito occupava la fatale altura di Mariguenu. Avendolo assalito, fu respinto con una perdita considerabile ed obbligato di ritirarsi precipitosamente ad Angol cogli avanzi delle sue truppe. Scoraggialo da questa disfatta, si dimise dal comando in favore dei maresciallo Gamboa e del quartiermastro Velasco dopo aver dato ordine di sgombrare il forte d’Arau-co. Questi officiali essendo partiti per ¡scortarne gli abitanti fino a Cañete incontrarono per via una mano d’araucaniesi cui dispersero. i56g. Frattanto Paillataru che aveva preso posizione a Quipeo in seguito alla sua vittoria si presentò dopo due giorni di marcia innanzi alla città di Cañete di cui avea risoluto di fare I assedio. Il maresciallo ne uscì al suo arrivo alla testa di tutta la guarnigione e gli diede battaglia. La mischia,