4¡56 CRONOLOGIA STORICA Si trovò quella piazza bene approvvigionata d’arliglie» ria e munizioni di ogni specie, ma gli abitanti che ascendevano ad oltre settantamila mostrarono verso i vincitori sì ostili disposizioni, che si credette conveniente di aprire il porto a tutti i vascelli neutri per procurarsi viveri e provvigioni fresche. 11 conquisto di Montevideo fu seguito da quello di Colonia del Sacramento, di cui il tenente colonnello Pack fu nominato a governatore. Una spedizione sotto gli ordini di don Francesco Saverio Elio penetrò in quest’ ultima piazza, ma ne fu ripulsato e gli riuscì a stento di fuggire accompagnato da alcuni suoi. Dopo questo disastro Elio si ritiro a San Pedro per aspettare rinforzi, ma venne di nuovo sorpreso e completamente battuto. In questa fazione don Josè Quesada, comandante dei patricios, perdette la vita. Alla nuova di tutti questi disastri, /’ audiencia di Buenos- Ayres ordinò l’arresto di Sobremonte. La commissione fu affidata aWoidor Velasco accompagnato dal procurador della città, da un secretario e da cencinquanta soldati sotto don Pedro Murguiondo. Il viceré dopo la presa di Montevideo erasi ritirato in vicinanza di quella piazza seguito da pochi uomini e da alcuni cannoni. Intimato da sir San Auchmuty di restituire i prigioni fatti a Buenos-Ayrcs giusta la capitolazione, rispose dover attendere gli ordini del suo sovrano. Allora il generale inglese si determinò d’inviare a Buenos-Ayres per farvi lo stesso reclamo, e fece al tempo stesso marciar truppe ad inseguire il viceré e riconoscere se fosse per lui prudente avanzarsi oltre Colonia. Nel suo ritiro il viceré rimase preso dal corpo spedito da Buenos-Ayres e ivi condotto prigione. Quelli che sembravano sulle prime i più accaloriti contra qualunque invasione straniera, pressarono allora il generale inglese di far avanzar truppe verso Buenos-Ayres, assicurandolo che ov’egli riconoscesse la loro indipendenza, e li ponesse sotto la protezione del governo britannico, la città si sottometterebbe. Allora l’ammiraglio ed il generale scrissero un messaggio al cabildo cento uccisi, cinquecento feriti e duemila prigioni; e si suppose che millecinquecento sieno fuggiti o nascosti nella città.