DELL’AMERICA rono dapprima dargli un successore; ma dopo un certo intervallo un vecchio ulmen della provincia d’ Arauco, chiamato Colocolo, convocò un’assemblea dei capi delle varie tribù nella valle di Tucapel. Il cacico di questo nome vi si recò il primo, ed Ongol, Cayocupil, il vecchio Millarco, Elicura che comandava seimila guerrieri, Colocolo, Lincoya ed altri non tardarono a raggiungerlo. Ven-ccia, sovrano d’una bella provincia, sostenuto prigione dagli spagnuoli, non potè recarsi all’ assemblea. Caupolican signore di Palmeyqucn non aveva potuto giungere a tempo a cagione della lontananza. Tuttavia gli fu decretato il titolo di generalissimo (2). Caupolican cominciò la guerra con un’ astuzia posta in opera per impadronirsi della fortezza d’Arauco. Incontrata una mano di ottanta indiani ausiliarii degli spagnuoli che conducevano foraggi in quel posto, fece indossare i vestiti di essi ad un egual numero de’suoi più bravi guerrieri, ed avendo ad essi dato per capi Cajuguenu ed Alca-tipay, raccomandò loro di nascondere le armi nell’ erba e di tenersi ad una delle porte del forte sinché avesse potuto giungere in loro soccorso. Quest’ indiani col favore del travestimento, penetrarono nel recinto del forte, di cui arrestarono e disarmarono la guardia, ma furono respinti dal rimanente della guarnigione comandata da Francesco Rcy* noso il quale ebbe soltanto il tempo di alzare il ponte levatoio per impedire all’esercito araucaniese d’introdurvisi. Fu poscia manteuuto un fuoco ben nutrito dagli spalti con due cannoni e sci pezzi da campagna, e Caupolican vedendo assottigliarsi le sue file ordinò la ritirata c converti 1’ assedio in blocco. Fecero gli assediati varie sortite infruttuose nelle quali perdettero molta gente, e cominciando a scarseggiare di viveri, abbandonarono verso la metà della notte il forte, passarono a traverso i nemici e guadagnarono quello di Puren. Caupolican distrusse Arauco c (1) Ovaglio scrive Caopolicano. (?) Il poeta Ercilla racconta che la forza prodigiosa di questo capo gli valse tutti i suffragi. Dovendo essere decretato 1’ onore di comandare a quegli che avesse sostenuto sulle spalle più lungamente un cedro massiccio, chiamato pancone di prova, Caupolican lo portò durante tre giorni e due notti.