274 CRONOLOGIA STORICA dinazione, gli ritolse il comando ed elesse in sua vece il proprio congiunto capitano Alvaro de Mesquita. II giorno successivo all’arrivo della spedizione nel porto San Julian i capitani della Victoria e della Concezione ricusarono di assistere al sacrificio della messa, e diedero così l’esempio della disobbedienza che fu ben presto seguito dagli equipaggi. Il pretesto dell’ammutinamento di questi era che non fosse ad essi somministrata la quantità di viveri convenuta; non esservi la menoma apparenza di stretto ; la terra prolungarsi verso il polo antartico, e se fossero condotti più lungi, poter essere spinti dalla tempesta nei pa-raggi ove sarebbero infallibilmente periti. Chiesero dunque che fossero ad essi distribuite le solite razioni, o che sì riconducessero in Ispagna. L’ammiraglio si richiamò al coraggio della nazione castigliana ed acquietò per un istante i loro mormorii. Ma ben presto i capitani di tre de’navigli si ammutinarono di nuovo e formarono il progetto di uccidere Magallanes o di farlo prigione e di ritornare in Ispagna. Per assicurarsi della Victoria, ch’era situata al di fuori degli altri navigli in vicinanza all’ingresso del porto, ebbe ricorso all’ assassinio. Ordinò a Gonzalo Gomez de Espinosa ispettore della fiotta di recare al comandante una lettera e di pugnalarlo mentre la leggerebbe. Questi eseguì a puntino l’ordine, c coll’aiuto di trenta uomini risoluti che lo seguirono nel battello lungo e di cinque altri nello schifo, fece rientrare l’equipaggio nel dovere. Un altro naviglio il Sant’Antonio, avendo arato sulle ancore, fu dalla marea portato verso alla Trinidad. Credendo l’ammiraglio che si recasse ad assalirlo, gli trasse contro. L’equipaggio ricusò tuttavia di obbedire al suo capitano Gaspare de Quesada, e quello della Trinidad lo abbordò senza resistenza, arresto i più colpevoli e calmò così l’ammutinamento. Magallanes si occupò poscia di punire gli autori della trama; ma vedendo eh’erano oltre a quaranta e che la perdita di un sì gran numero d’individui l’indebolirebbe troppo, risolvette di mettere in giudizio soltanto i capi. Gaspare de Quesada fu strangolato e squartato dal proprio domestico, che, condannato egli stesso ad essere impeso, ricevette il perdono a condizione d’essere il carnefice del suo padrone. Giovanni de Cartagena e Pero Sanchez de