376 CRONOLOGIA STORICA delle quali le più vicine all’Assunzione, che sempre erano state le più floride, erano ridotte alla maggiore miseria, essendo che la loro popolazione avea negli ultimi dieci anni diminuito di oltre due terzi. Don Bruno fece il suo ingresso all’Ascensione il 3o marzo. Si applicò prima di tutto a levare l’interdetto di commercio ingiunto per ordine vicereale 1’ anno avanti tra quella provincia e le altre che dipendevano dai Perù. Nel 2 giugno ei dichiarò nulla ed attentatoria all’autorità dei sovrano l’elezione del fu vescovo di Bucnos-Ayres; ristabilì gli antichi funzionarli, e il giorno i5 pubblicò un regolamento per correggere gli abusi occasionati dall’usurpazione di Antequera. L’udienza regia di Lima avea disapprovata l’espulsione dei gesuiti come un abominio ed un’azione sacrilega, fatta da giudici incompetenti; e il viceré ordinò a don Bruno di ristabilirli ed usar della forza ove occorresse. In conseguenza il governatore con editto 12 agosto annullò tutte le procedure relative a quel proposito, e que’religiosi rientrarono il io ottobre susseguente nel loro collegio. E-seguite in tal guisa le istruzioni avute, don Bruno nominò don Martino Echavari a governatore del Paraguay e partì pel Chili. Intese per altro in cammino essere giunta una squadra spagnuola per stringer d’ assedio Sacramento, e si soffermò a Santa Fé ove morì d’attacco d’apoplessia. Frattanto i guayeurus, nemici irreconciliabili degli spagnuoli, ed i mocovi coi quali trovavasi in guerra il governatore di Tucuman, profittarono della debolezza della colonia per saccheggiarla e si recarono ad insultare la capitale. Fu duopo porre in piedi le milizie delle colonie la di cui presenza bastò a farli risolvere di ritirarsi. Nel tempo stesso altre orde di cui le più infeste erano quelle dei tobatini 0 montanari, desolarono le piantagioni, e quattrocento famiglie che nel 1723 aveano formata la colonia di Santa F’é di Parana, spaventate dieci anni dopo dalle minaccie dei cornmuncros, eransi ritirate nelle foreste e nelle montagne di Tarauta donde sbucavano del continuo alcune torme per devastarla e trucidarne gli abitanti. Nel maggio 1734 il padre Lizardi trasferì la colonia «