DELL’ AMERICA	67
vigorosa resistenza oppostagli da Ximenes. Riuscì nullameno ad impadronirsi di A/ecuIgucnu di cui passò la guernigionc spagnuola a fil di spada e risparmiò gli ausiliari!.
    Ulloa morì di cordoglio il 20 novembre 1620 ed il governo fu, giusta il regolamento, devoluto alPaimano degli uditori Cristoforo della Cerda messicano di nascita. Questo governatore costrusse il forte del suo nome per completare la linea di difesa del Biobio ed ebbe varii scontri con Lientur, quantunque la sua amministrazione avesse durato il solo anno 1621.
    Il di lui successore Pietro Sores Ulloa continuò la guerra fino alla sua morte successa agli ir settembre 1624, ed il di lui cognato Francesco Alava che lo sostituì non conservò il governo che per soli sei mesi.
    Nel 1624 una flotta olandese comandata da Jacopo 1’ Eremita corse per otto mesi i mari del Chili commettendo depredazioni sul commercio spagnuolo (1).
    1626. Don Luigi de Cordova, signore di Carpio e nipote del viceré del Perù, aveva allora preso le redini del governo. Guadagnò l’affetto degli abitanti accordando gl’ impieghi vacanti ai creoli 0 discendenti dei conquistatori eh’erano stati fin allora assai negletti. Avendo ricevuto ordine di assalire gli araueaniesi sovra varii punti differenti, spedì il quartiermastro suo cugino Alonzo Cordova a fare una ricognizione nelle provincie d’Arauco e di Tucapel i cui abitanti, ad eccezione di cenquindici che fece prigionieri, s’erano ritirati colle loro sostanze sui monti.
    Putapichon, geloso di segnalare la sua esaltazione con una brillante azione, risolvette di prender d’assalto il forte della Natividad, ch’era situato sulla cima di un alto monte scosceso e riguardato come imprendibile. Giunse (nel 1627) a superare le fosse ed a metter fuoco alle palafitte ed alle fabbriche mediante freccie guernite di miccie accese; ma la guernigione fece un fuoco così micidiale sugli assedianti dal solo spalto che ancora fosse in piedi, che giudicarono a proposito di ritirarsi seco conducendo dodici prigioni ed alcuni cavalli. Il generale araucaniese tragittò allora il Biobio, ed assalito infruttuosamente il posto di
      (') Veggasi l’articolo Magellanici.