*58 CRONOLOGIA STORICA Si é preteso che i gesuiti del Paraguay avessero voluto rendersi independenti dal re di Spagna. Dobrizhoffer cerca di respingere quest’accusa (i). Clero e conventi. Il presidente Rivadavia, volendo diminuire 1’ influenza del clero regolare, interdisse a’ suoi membri l’ingresso nella provincia senza il permesso del governo. Un officio venne incaricato di prendere possesso delle rendite dei conventi, di fare una relazione sul numero, l’età e la disposizione di quelli che vi si trovavano. Vennero pubblicati alcuni regolamenti per le chiese: esse ebbero un decano e quattro sacerdoti. Il trattamento dei decani fu di duemila dollari e quello dei sacerdoti di milleseicento. Non si poteva pronunziar voti che a venticinque anni compiuti; ed eravi ancora d’uopo d’un’autorizzazione del governo. Prima della fine dell’ anno 1822 nessun convento potè esistere se avea meno di sedici religiosi e non dovea averne più di trenta. I monaci soppressi al dissotto dell’età di quarantacinque anni ricevevano un trattamento di ducencinquarita dollari, quelli al dissopra di quest’età uno di trecento. Le cappelle vennero convertite in chiese parrocchiali. I soli conventi d’uomini che non furono soppressi appartenevano ai francescani, ai merceda-rios o fratelli della Misericordia, ed all’ ordine dei Predicatori; ed i conventi di femmine erano quelli di santa Catalina e delle cappuccine. Regolamento per V emigrazione a Buenos-Ayres, del 19 gennaro i8a5. La commissione nominata col decreto i3 aprile 1824, è composta di oltre a venti individui cittadini e stranieri domiciliati e possidenti beni fondi, tra i quali trovansi francesi, inglesi, tedeschi e spagnuoli : si riunisce il primo lunedì di ciaschedun mese per occuparsi degli affari; è incaricata di far conoscere alle classi industriali dell’Europa gli avvantaggi che il paese offre agli emigranti c di attirare gli agricoltori, gli artigiani e gli operai d’ogni specie, senza però ammettere quelli che fos- (1) Veggasi la sua opera. — Azara, Viaggi ecc., cap. j3.— Don Ul-lo», Heìarion de! yiagt, ecc., lib. I, cap. 15.