DELL’AMERICA	97
tarli di terre, nella sala del consolato, allo scopo di formare un nuovo governo. Eletto presidente, fu accusato poco dopo d’incapacità e di arbitraria condotta da questa medesima assemblea che risolvette di stabilire un governo provvisorio o giunta di cinque membri, di cui fu eletto presidente il marchese della Piata, il più ricco proprietario del paese (1). Questa giunta doveva agire in nome del re di Spagna. Essendo stato deposto Carrasco, fu chiamato a succedergli il brigadier generale Torre, conte della Conquistale tutti gli altri membri influenti dell'ultimo governo furono congedati, imprigionati o sbanditi insieme a Carrasco ed al suo secretario Reyes. L’udienza fu del pari disciolta ed i suoi poteri trasmessi ad una Camera de apelaciones.
     La giunta non sì tosto fu investita del potere esecutivo, risolvette di levare un esercito e convocare un congresso. Ricusò di riconoscere l’autorità della reggenza francese, e pubblicò tutti i suoi atti in nome del re Ferdinando, essendosi il generai Torre, nell’accettare la sua carica, obbligato d’aderire ai principii ed alla costituzione della giunta. Alcuni cittadini ragguardevoli, e tra gli altri il
Ìoeta Vera, che aveano emesso il voto che si promulgasse ’indipendenza del Chili, furono inviati prigionieri a Lima.
    A quest’epoca le truppe regie del Chili non eccedevano duemila uomini, ed erano ripartite lungo la frontiera indiana ad eccezione d’ una cinquantina di dragoni che tenevano guernigione nella capitale. Fu prontamente formato un corpo di fanteria il quale venne posto sotto gli ordini di Jose Santiago Luca, agente della giunta di Spagna, e di Giovanni Jose Carrera secondo figlio di don Ignazio Carrera. Il comando del corpo di cavalleria, ordinato quasi nel tempo stesso, venne affidato a Torre figlio del presi* dente.
    La giunta s’occupò quindi della formazione di un congresso nazionale che doveva essere composto di deputati scelti da ciaschedun distretto. Ma in questo frattempo
      (1) Gli altri erano don Francesco Rcyno, don Giovanni Henriquez Rosales,^ don Giovanni Martínez Rosas e don Ignazio Carrera segretario Quest ultimo apparteneva ad un’antica famiglia creola.
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