DELL1 AMERICA quìpa, allorché venne raggiunto nella valle d’Atacama da l’ietro d’IIinojosa cui il presidente avea mandato per ricondurlo a Lima. Affidò egli quindi il comando della sua truppa al capitano Francesco de Ulloa e ritornò al Perù con Ilinojosa. Alcuni coloni spagnuoli del Chili, a’ quali Valdivia aveva tolto-l’oro da lui recato al Perù, s’erano lagnati della sua condotta e 1’ aveano accusato d’assassinio, di avere mantenuto intelligenza con Pizarro, e sconosciuto S;li ordini del presidente (i). Valdivia dimostrò facilmente a falsità di queste accuse e ricevette ordine di ritornare nel suo governo, al qual uopo gli furono somministrati due gaiioni, ai cui uno avea appartenuto a Pizarro, e sui quali imbarco cinquanta o sessanta soldati novelli e munizioni da guerra e da bocca e fece vela per al Chili, ove giunse alla fine del 1548. Nuove difficoltà però l’attendevano al suo arrivo. Allorché Francesco Pizarro diede il governo del Chili a Pietro de Valdivia, Pietro Sanchcz de IIoz vi si era opposto in virtù d’una commissione regia che lo nominava governatore di tutto il paese, che fosse discoperto lungo il mare del Sud, al di là del governo del Marchese e di quel- lo ch’era stato ceduto ad un particolare di Truxillo chiamato Camargo e fratello del vescovo di Plasencia a di cui spese erano state fatte queste scoperte. Pizarro tuttavia a-vea trovato mezzo di indurre de IIoz ad accompagnare Valdivia, ed aiutollo anzi a fondare Santiago, ricevendo terre ed indiani in ricompensa de’ suoi servigi. Ma sempre geloso di Valdivia, avea, dopo la partenza di esso dal Perù, concepito il disegno di mettere a morte il di lui luogotenente Francesco de Viliagro e d’impadronirsi del governo. Quest’ uffizialc instruito del suo disegno lo fece arrestare e lo mandò al supplizio insieme a Rumerò suo complice principale. i54g. H governatore apprese al suo ritorno che gl’indiani della valle di Copiasco aveano ucciso il capitano Gioii) Secondo Errerà. Zarate ràcconla invece che il presidente lo richiamò perchè cooduceva seco varii cavalieri e fanti banditi dal Perù ed altri eh’ erano stati condannati alle galere per avere favorito la ribellione di Gonzalo Pizarro (Zaratc, lib. Vii, cap. 10). T.° XI.° P.' III.* 2