54 CRONOLOGIA STORICA dal governatore l’ordine di ripiegarsi sovr’un’altra fortezza eli’ egli avea innalzata sulla sponda del fiume Puchanclii per proteggere la città d’Angol. Quipotan che avea sì lungamente difeso il posto di Liben, dopo che fu preso, si ritrasse nelle Ande di cui chiamò gli abitanti alle armi. Essendo però disceso nella pianura per cercare sua moglie, fu avviluppato dagli spa-gnuoli e si uccise per non cadere nelle loro mani. i5go. Sua moglie chiamata Janequeo risoluta di vendicare la sua morte si mise alla testa di un esercito di puelchi ed accompagnata da suo fratello Guechiuntereo fece alcune scorrerie sul territorio della colonna spagnuola ove uccise tutti quelli che incontrava. Il governatore che si avanzò contro di essa colle truppe nuovamente giunte dal Perù fu costretto alla ritirata (i). La sua barbarie riguardo ai prigionieri che fece tutti impiccare (2) eccitò al più alto grado l’odio degli araucaniesi. Janequeo battè ed uccise Arauda comandante della fortezza di Puchanchi, che avea fatto contro d’essa una sortita alla testa della guer-nigione; ma avendo fallito nell’assalto contro la piazza si ritirò al cominciare della stagione delle pioggie nei monti di Villa Rica, ove si fortificò in un luogo circondato di precipizi, dondo usciva giornalmente per recare la desolazione nei contorni di quella città. Gli abitanti non osando più abbandonare le loro mura, avvertirono della loro situazione il governatore Sotomayor che spedì in loro soccorso suo fratello don Luigi colla maggior parte delle due divisioni nuovamente giunte dal Perù sotto la condotta di Castillcjo e Penalosa. L’intrepida Janequeo rispinse con buon esito varii assalti degli spagnuoli; ma vinta in un ultimo combattimento, in cui i di lei soldati fulminati dall’artiglieria si erano disordinati, cercò la sua salvezza nella fuga. Suo fratello cadde in potere dei vincitori, ed ebbe salvato la vita a condizione di ottenere da sua sorella e da’suoi vas- (1) Sotomayor, dicono gli storici, era un eccellente soldato. Egli si era acquistato una grande riputazione nelle guerre d’Italia, d’Alemagna e di Fiandra. (a) Fra questi prigioni fuvvene uno che richiese di essere impeso all’albero il più elevato per inspirare a’ suoi compatriotti una più grande risoluzione di difendere la loro libertà.