DELL’ AMERICA
zione; 4-0 l’ultima colonia fu dapprima fondata sulle sponde del fiume Ynispìn, alla distanza di r.ove leghe da Pa-rana, e poscia trasferita sulle sponde del Salado ; e dopo quattordici cangiamenti trovò una più felice situazione sulla sponda occidentale del Rio Dulce a circa cinquanta leghe da Santiago, ove i pascoli erano così abbondanti che in pochi anni i bestiami si moltiplicarono al numero di trenta mila ii).
    Azara racconta che la riunione di San Geronimo è la sola che rimanga. La guerra coi mocobys che principiò verso Panno 1600 continuò con più 0 meno d’ardore, ed una parte degli abiponi espatriò nel 1770 passando il fiume Parana per formare la tribù de las Garzas.
    I (¡uilmi ed i ca.lianos che occupavano la valle di Quilmes verso Santiago del Estero furono nel 1618 riuniti per formare la colonia di Quilmes, composta di settecento indiani capaci di portare le armi.
     I	mocobis abitano le sponde del fiume Bcrmejo od Ypi-ta, nell’interno di Cliaco. Nel 1668 i padri gesuiti Agostino Fernandez e Pietro Patricio riuscirono a far la pace con essi; ma tosto dopo rinnovarono le ostilità. Nel 1744 uno dei primarii carichi chiamato Anacaìqui abbracciò il cristianesimo, locchè molto contribuì a stabilire la riunione di San Francisco Xavier nelle vicinanze di Santa Fè, clic lu poscia trasferita ad una maggior distanza da questa città. Si procurò, dice Azara, di civilizzare gl’indiani per distoglierli dall’-«sercitare le loro rapine sulle gregge degli spa-gnuoli, e fu speso a quest’uopo molto danaro; ma dopo aver fondato molte borgate non ne sussistono oggidì che tre sole, cioè : quelle di San Xavier, San Pedro ed Ynispin.
     Secondo Dobrizhoffer le tre colonie dei mocobios (mocobis) erano: i.° quella di San Xavier composta di circa una ventina di famiglie che fu fondata dal padre Francesco Burgos Navarro alla distanza di alcune leghe dalla città di Santa Fè. Quelli della stessa tribù che si opponevano alla fondazione di questo stabilimento furono compiutamen-
     (1) Veggasi a questo proposito Lo?ano_. §§ i5 c 36.