452 CRONOLOGIA STORICA so trattamento e gli stessi onori che avea precedentemente. II cabiklo fu investito del potere supremo sino alla formazione di una giunta gubernaliva. 11 partito dominante appoggiato dai comandanti ed uffiziali del corpo dei creoli, disapprovò quella disposizione, che venne dal cabil-do annullata. Si formò altra lista e fu scelto il colonnello Saavedra a presidente e comandante generale delle truppe; il dottor don Giovanni Josò Casteli (tutti e due facien-ti parte dell’ultima lista), il dottor Manuel Belgrano; D. Miguel de Azcuenaga colonnello di milizia; Domingo Ma-teu negoziante di Catalogna; Giovanni Larrea della stessa provincia; don Manuel Alberti curato della parrocchia di San Nicola, don Giovanni Josò Passo e don Mariana Moreno in qualità di secrctario. Questa giunta pronunciò il giuramento di provvisoria sudditanza al re Ferdinando VII. All’indomane si lesse uha grida che fu accolla per acclamazione dalla moltitudine raccolta sulla piazza pubblica. Essa conteneva l’abolizione della corte dei conti e dei dazii sul tabacco; la soppressione del trattamento del viceré, e la minorazione di quelli de’suoi officiali. E cosa meritevole di osservazione che il giorno in cui ebbero luogo tali regolamenti, nessun individuo ricevette il più leggiero insulto o il menomo danno. Il primo atto della giunta fu di organizzare una forza regolare. Nel decreto emanato a tale oggetto si osservava che quantunque ogni cittadino fosse soldato ove trattasi della gloria nazionale, l’ordine pubblico per altro c la sicurezza dello Stato esigevano la formazione di una forza regolare ed imponente. Il viceré Cisncros avea ordinato a Liniers di recarsi in Ispagna o ritirarsi nell’interno, assegnandogli per residenza Mendosa; ma Liniers invece si ritirò a Cordova del Tucuman, ove, bene accolto dal governo e dal popolo, ottenne vasta estensione di terreno eh’avea appartenuto ai gesuiti. In questa città si tenne un’assemblea in cui il governo c l’intendente della provincia don Giovanni Guttieres de la Concha e le persone più distinte, meno il decano, convennero si conserverebbero le autorità costituite sino a che fosse certa la sommissione della Spagna od alme-