DELL’ AMERICA 101 da della capitale ove rientrò nel 12 marzo i8i3, pubblicando poco appresso una costituzione nella quale il potere della giunta doveva essere contrabbilanciato da un senato. In questo frattempo il conte Abascal viceré del Perù, approfittando dello stato d’anarchia del Chili, spedi ordine al generai Pareja comandante di Chiloe, di condurre alcune truppe in quel paese e di ristabilirvi l’autorità regale. Avendo ricevuto rinforzi da Lima e da Coquimbo, sbarcò al principiare del i8i3 sulla costa di San Vicente in vicinanza al porto di Talcahuana, di cui s’impadronì dopo una breve resistenza. 11 suo esercito aumentato dalla guernigione della Concezione poteva sommare a quattromila uomini. Continuò la sua marcia verso il Maule, che serve di limite tra le intendenze di Santiago e della Concezione, ed al suo avvicinarsi i regii di queste città si dichiararono apertamente in suo favore. In questa congiuntura Carrera credette di dover richiamare gli officiali eli’ avea congedati. Mac Renna venne nominato luogotenente-colonnello e quartiermastro generale, e don Bernardo O’Higgins fu incaricato del comando delle truppe e della milizia del paese. Carrera s’avanzò allora in tutta fretta verso il mezzodì e piantò il suo quartier generale a Talea donde spedì contra i regii un distaccamento che sorprese il loro campo a Yervasbucnas nella notte del 12 aprile, uccise loro molta gente e li costrinse alla ritirata. Si riordinarono però il mattino appresso alla Roble, ove diedesi un combattimento che finì col vantaggio dei chilesi comandati da O’IIiggins. I regii costretti di rinchiudersi in Chillan vi si fortificarono e lasciarono i vincitori padroni di tutto il paese si-tuato tra il Maule e l’Itata. Riuscirono tuttavia poco dopo a prendere d’assalto la città di Talea e s’avanzarono contra la capitale. Questo rovescio terminò d’indisporre contra Carrera gli abitanti dell’intendenza della Concezione, di già inaspriti dall’arbitrio del suo sistema militare, e fu convenuto di disciogliere la giunta ch’era incapace di dirigere gli affari nella critica situazione in cui si trovava il paese e di nominare un direttore supremo. La scelta cadde sovra don Ilenriquez Lastra, governatore in capo del dipaitimento della marina di Valparaiso.