i(/5 CRONOLOGIA STORICA Il Parana, soggiugne Azara, è nel suo corso mollo pili rapiJo c violento del Paraguay, perciocché viene dal Brasile, o dalla parte dell’est, ove l’inclinazione del terreno è maggiore. Una delle proprietà notabili del Parana è la natura delle sue correnti periodiche tutt’ affatto simili a quelle del Nilo, non essendovi in tutto il globo due fiumi che abbiano maggior analogia. Ambidue prendono l’origine nella zona torrida ad un’eguale distanza dall’equatore e finiscono quasi sotto la stessa latitudine. Hanno entrambi cataratte; sono navigabili ad una grande distanza, provano accrescimenti periodici ed inondano una grande quantità di terreno. Questo straripamento (in America) comincia negli ultimi giorni di decembre e cresce gradatamente sino al mese di aprile, in cui comincia ad abbassare sino in luglio. L’altezza media a cui s’innalzano annualmente le acque è di circa dodici piedi. Questi straripamenti, clic dipendono dalle pioggie, sono variabili; uno dei più grandi che siansi veduti fu quello del 1822, nel quale si osservarono le sommità delle isole coperte di animali selvatici annegati 0 morti di fame. Si è osservato a Bucnos-Ayrcs che allorquando i venti d’est e di sud-est fanno risalire le acque del fiume sette piedi al dissopra dell’ordinario loro livello, esse s’introducono nel Parana e si mantengono ancora distinte alla distanza di sessanta leghe. All’ epoca del suo accrescimento nei luoghi ov’è più ristretto, a Rosario, alla Punta Gor-da ed all’ llcnian d’Arias, la rapidità media della corrente è d’un piede e mezzo ogni secondo. Il Parana è navigabile dal capo Santa Maria sino all’isola d’Apipe per la distanza di oltre a cinquecennovc leghe (1). Furono costrutti navigli di trecento tonnellate al dissopra dell’Assunzione del Paraguay che sono facilmente discesi pel fiume a Buenos-Ayres, per oltre quattrocento leghe. Calcolando, dice Nuncz, la vasta estensione di terreno che inonda il Parana dalla sua foce sino a Cayasta, di cui noi possiamo parlare con esattezza giusta le nostre osservazioni, millecento leghe quadrate sono coperte d’acqua (1) Paragonando questo fiume col Nilo, osservasi che questo non è navigabile che per cenottanta leghe sino all’ isola Elefantina.