DELL’ AMERICA 477 la stessa Spagna e dalla sua dichiarazione, che l’America era una parte integrante della monarchia, possidente uguali diritti, e già esercitati a Montevideo per domanda degli stessi spagnuoli. La lealtà e la sincerità delle nostre intenzioni furono comprovate dalla continuazione dei soccorsi che noi spedimmo per continuare la guerra. La Gran Ere* tagna, a cui la Spagna tanto doveva, intervenne per impedire che fossimo trattati in sì crudel guisa*, ma la Spagna rigettò questa mediazione, c spedì ordini rigorosi a’ suoi generali, incaricati di punirci con raddoppiata severità. Dopo d’aver rotto tutti i legami sociali, ha essa adottato l’orribile sistema di mettere senza distinzione a morte gli americani, senz'altro scopo clic quello di diminuire la nostra popolazione. Al loro ingresso nella città, gli spagnuo-li rispingevano sulle pubbliche piazze gli abitanti accorsi ai mercati e li massacravano senza pietà. Le città di Chu-quisaca c di Cochabamba sono più d’una volta state il teatro di queste orribili crudeltà. 1 nostri soldati prigionieri sono stati costretti di servir nelle loro truppe. De’ nostri officiali, gli uni carichi di ferri sono stati rilegati nei posti lontani, gli altri sono stati condannati ai pubblici lavori od a morire di fame nelle prigioni. Si fece fuoco su’ nostri parlamentari, e il deputato Matos di Potosí, il capitano generale Pumacagua, il generale Angulo col fratello, il comandante Muñecas ed altri capi di partito, dopo d’es-sersi arresi, sono stati fucilati a sangue freddo. Nella Valle Grande si son dati l’orribile piacere di tagliare le orecchie dei prigionieri che spedivano al quartier generale ; hanno distrutto la città di questo nome e quaranta villaggi popolosi, e si compiacevano sovente dì abbruciare gli abitanti nelle loro case. Era ad essi riservato di dare lo spettacolo di un nuovo orrore: hanno avvelenato le fontane ed i viveri dopo la loro disfatta alla Paz per opera del generale Pinelo. Hanno dichiarato che non potevano essere osservate a nostro riguardo le leggi delle nazioni, ed hanno risposto al generale Belgrano non poter essere fatto cogl’ insorti, o mantenuto trattato alcuno. Tale era stata la condotta degli spagnuoli, allorché Ferdinando ristabilito sul trono ci dichiarò ribelli. Dal canto nostro, fummo allora costretti di dichiarare la nostra