DELL' AMERICA 33 oppressi dal numero fuggono da tutte le parti. Lautaro dopo di aver devastato il territorio di Santiago si fermò sulle sponde dcll’Itata. L’udienza per evitare gl’inconvenienti di una poliarchia e non perdere il frutto delle vittorie di Villagran, gli diede il comando, col semplice titolo di corrcgidore, sino all’arrivo d’Alderete, nominato dal re adclantado del Citili, e gli spedì l'ordine di recarsi a rifabbricare la città della Concezione. Vi si recò Villagran accompagnato da ottanta-cinque famiglie e fece costruire fortificazioni per la loro sicurezza. Ma i naturali del vicinato non volendo sottomettersi ad un giogo straniero domandarono soccorsi a Cau-polican, clic loro spedì duemila uomini sotto la condotta di Lautaro. Questi attraversò il Riobio ed avendo incontrato gli spagnuoli in una pianura, li mise in rotta al primo urto ed uccise loro molta gente. Una parte si salvò a bordo d' un naviglio eh’ era nel porto, altri fuggirono nei boschi e giunsero felicemente a Santiago. La Concezione cadde quindi in potere del vincitore clic la diede alle fiamme dopo di avervi fatto un ricco bottino. Questo successo decise Cau-polican a riprendere l’assedio dell’imperiale e di Valdivia, e per operare una diversione funesta agli spagnuoli incaricò Lautaro di recarsi ad assalire Santiago. Questo capo formidabile parte con sessanta uomini e dopo una marcia dì trecento miglia a traverso le provincie situate tra il Maulli ed il Biobio, giunge al paese dei promauchi, distruggendo ogni cosa sul suo passaggio e vi si trincera in una vantaggiosa posizione sulle sponde del Rio Claro. Gli abitanti di Santiago, avvisati del suo avvicinamento da alcuni fuggiaschi della Concezione, spedirono Giovanni Godinez con venticinque cavalieri per fare una ricognizione; ma dieci dì questi caddero in potere del nemico. Il corregidore ch’era ammalato spedì allora suo figlio primogenito Pietro de Villagran con tutte le forze disponibili, ad assalire il campo degli araucaniesi. Questi, dopo una debole resistenza, finsero di prendere la fuga, cd avendo attirato gli spagnuoli sul terreno ove volevano combatterli, ritornarono inopinatamente sovr’essi e ne fecero un’orribile carnificina. I cavalieri soltanto pervennero a salvarsi. Alla notizia di questo disastro, il corregidore si mise T.° XI." P.' III.* 3