DELL' AMERICA
    Giusta la legge del congresso del 21 giugno 1825 tutte le provincie doveano pronunciarsi sulla l'orma del governo generale ch’csse credevano il più conforme all’ordine, alla libertà ed alla prosperità nazionale. Nella loro relazione sovra questa legge la commissione della camera dei rappresentanti della provincia di Ruenos-Ayrcs dice flie, eleggendo deputati al congresso generale, essa ha voluto lasciarli liberi e riportarsi ai loro lumi, riservandosi tuttavolta il diiitto di accettare o no le leggi del corpo sovrano. Frattanto P opinion pubblica ha pronunciato dover il governo essere repubblicano e qualunque altro essere anzi impossibile. Le provincie hanno provato due sistemi di governo generale, [’unità e la federazione. La commissione contentasi di dire essere stato il primo troppo debole. Esservi una sola maniera di formare un governo che convenga alla natura delle cose: una costituzione, cioè, di fatto, da essere poi migliorata coll’aiuto del tempo, dell’esperienza e dei lumi. La commissione fa pertanto sapere al congresso generale, coll’organo del governatore della provincia, che secondo i principii da essa preferiti, e l’esperienza da essa acquistata nelle sue relazioni colle altre provincie, non ha giudicato conveniente di pronunciare sovra questo caso particolare, che potrebb’csser meglio deciso dai rappresentanti della nazione.
         Firmati, Josè Ignacio Chela, Joaquin Palacios, Rernardo Veles, Josè-Maria Rojas, Faustino Lezica.
    Il	4 g'ugno >826, relazione presentata al congresso di Buenos-Ayres dalla commissione incaricala di compilare un progetto di costituzione sulla base d’ un governo rappresentativo e repubblicano, consolidato dal sistema di unità (consolidado en unidad de regimerò).
    11	29 agosto 1826 progetto d’una costituzione, presentato al congresso dai commissarii (1).
    La costituzione della repubblica Argentina fu sanzio-
     (1)	Valentino Gomez, Manuel Antonio Castro, Francisco Remigio Ca-stellanos, Eduardo Perez Pnlnes, Santiago Vasqnez.
      Veggasi Alensagero Argentino, n.° 84, 2 seltembr;' 1826.