3.4 CRONOLOGIA STORICA Spedizione e morte di don Giovanni Ortiz de Zarate. Quest’officiale che s’era imbarcato nel i566 per alla Spagna ad oggetto di domandare la conferma della sua nomina di governatore, fu incontrato nel tragitto da Nombre de Dios a Cartagena da un corsaro francese che gli tolse ottantamila pezze d’oro. Essendo nullamcno giunto alla sua destinazione venne confermato nella carica, e ripartì per alla Piata con tre navigli e due barche aventi a bordo va-rii individui d’ambo i sessi, i quali, sbarcati a Santa Catalina, soffersero per più settimane un’orribile fame. Zarate che li avea colà lasciati per recarsi in traccia di provvigioni ad Ybiaca, ritornò poco dopo, e presili a bordo, rimise alla vela per alla Piata. Avvicinandosi a San Gabriel, due de’navigli furono gettati sulla costa, ma gli equipaggi si salvarono. 11 territorio vicino era abitati dai charruas, cd avendo Zarate arrestato il nipote d’uno dei capi, fu assalito da quella tribù errante e da un corpo di frombolieri e costretto a guadagnare l’isola di San Gabriel, ove sarebbe morto colle sue genti di fame, se non fosse stato soccorso da ¡VIelgarejo che trovavasi ancora a San Vicente e poscia da Giovanni de Garay. Il rimanente della spedizione risalì la Piata, e Zarate morì poco dopo d’esser giunto al luogo di sua destinazione. Giovanni Alonzo de Vera y Zarate eletto a succedergli si recò in Ispagna per sollecitare la conferma di questa nomina e lasciò in qualità di suo luogotenente all’Asuncion Filippo de Caccres, ordinandogli di ricondurre colà gli a-vanzi dell’infelice spedizione di Vergara. Nel 18 luglio i56g il re Filippo 11 accordò a Zarate il diritto di conquistare e popolare le provincie della Piata, siccome una rimunerazione dei servigi resi da suo avolo Giovanni Ortiz de Zarate. Sofferse egli a Santa Cruz la stessa carestia che provato aveva durante il viaggio, e per cui morirono molti indiani, e scoppiò in pari tempo una rivolta tra i naturali del paese al di là del Guapay. Chaves marciò contr’ essi con cinquanta spagnuoli, e partendo died’ordine al suo luogotenente Fernando de Salazar di disarmare il governatore del Rio della Piata e quelli che l’accompagnavano. Avendo però questi portato lagnanza all’udienza regale della Piata,