CRONOLOGIA STORICA
    Dopo questa vittoria Valdivia spedì il capitano Geronimo d’Alderete con settanta cavalieri a riconoscere più particolarmente la contrada d1 Arauco e di Tucapel. Alde-rcte traversò il Biobio in un sito ov’esso ha millecinquecento passi di larghezza ed entrò in un paese in cui vide varie grandi città e molte terre coltivate. Gl’indigeni al di lui arrivo s’erano ritirati nei monti. Alderete, troppo debole per recarvisi ad assalirli, prese la direzione di Talcama-vido e discese il Biobio fino alla Concezione. VaIJivia, il quale aveva compiuto il forte di questa città, partì allora seco lui sul principiare dell’anno i55i, conduccndo tutti gli spagnuoli disponibili e gl'indiani alleati per combattere il nemico sul suo proprio territorio. Passò per le valli di Santiago e Serena, attraversò i llanos o pianure d’Ungol, rovesciò varie volte gl’indiani durante il suo cammino e penetrò sino al conilucntc dei fiumi Cauten e Damas a tre leghe dal mare, ove sorgevano varie popolose città. Piantò in questo luogo il suo accampamento, vi costrusse un forte ed eresse una città cui nomò La Imperiale in onore di Carlo V} e per incoraggiare gli spagnuoli a difendersi contra questi feroci e bellicosi indiani, fece ad essi la distribuzione delle terre circostanti.
    La città d’imperiale era situata sovra un’eminenza, a 38°42' di latitudine sud, a trentanove leghe dalla Concezione ed a censettanta da Coquimbo. Essa fu eretta in vescovato da Pio IV nel 1564, ma nel 1620 la sede venne trasferita alla Concezione. Dopo la sua distruzione per opera degli araucaniesi nel 1599, essa decadde molto dal suo antico splendore ed è oggidì ridotta alla condizione di un miserabile villaggio, quantunque vi sieno nei dintorni ricche miniere d’oro, le quali però non sono in lavoro. Alcuni geografi moderni, dice Molina, rappresentano questa città, come ancora esistente, bene fortifirata e sede di un vescovo, quantunque abbia essa cessato di esistere da oltre ducento anni. Essa racchiudeva in passato due conventi di monaci. Alcuni autori pretendono che le fosse dato il
del favore del ciclo, dichiararono di aver veduto san Jacopo, montato sovra un cavallo bianco, portare il terrore nelle file dei nemici. Tutto l’esercito risolvette quindi d’innalzare sul campo di battaglia una cappellaj che fosse alcuni anni dopo dedicata a quest’ apostolo.