DEI RE DI FRANCIA 67 amministrazione ilei beni, sarebbero disciplinale giusta il codice civile, ma ch’egli si riserbava di »»minare gl’incaricati a tali funzioni. Con molta premura e calore s’istruiva la processura contra Louvcl, cercandosi con tutti i mozzi possibili di scoprire i complici dell’assassino, se ne avesse, Fra ciò, un altro attentato di nuovo genere ma pur esso diretto contra la famiglia regia sopravvenne a destare la pubblica inilegnazione e raddoppiare l’affetto che per essa nudrivasi. Nella notte 139 aprile un ex ufficiale di nome Gravier, basso di statura c contraffatto, che dopo il licenziamento dell’ armata della Loira non era più stato impiegato, lanciò un petardo sotto uno dei finestrini della nuova galleria del Louvre, dirimpetto alla strada dcll’Echelle, alla distanza di cinquanta 0 sessanta tese dalle stanze di madama la duchessa di Berry. Esso produsse fortissima detonazione e sparse l’allarme alle Tuillerie e nei dintorni. Ttitta la guardia si mise sotto le armi; si corso sulle traccie del colpevole, ma gli era riuscito fuggire; della qual fortuna incoraggiato Gravier e sospinto incessantemente dalla furia del delitto, rinnovò giorni dopo l’odioso suo tentativo nella notte del 6 al 7 maggio. Il nuovo proiettile da lu» scagliato era più grosso del primo e fece più forte scop- I pio. Non si potè più dubitar che tali tentativi non avessero te scopo di produrre l’aborto dell’augusta vedova del duca Tfli Berry, gravida da qualche mese. Questa volta però non potè il colpevole sottrarsi alla guardia regia che lo inseguiva, c poco dopo arrestaronsi due suoi amici chiamati Bouton e I.egendre. il primo antico corriere, il secondo un negoziante ili vino. Gravier fu tradotto dinanzi la corte il’Assise di Parigi unitamente a Bouton e Legendre, accusati 1’ uno di complicità nel suo attentato e l’altro di averlo saputo senza rivelarlo. Gravier non negò il fatto da lui commesso, ma irn-ì maginò di dargli una interpretazione differente da quella che I gli si attribuiva: si sa che lo si avea sempre riguardato nel pubblico come particolarmente diretto contra madama la du- I clicssa di Berry, e cosi lo consideravano gli stessi giudici; ma Gravier sostenne non aver egli lancialo i due petardi E presso il castello delle Tuillerie se non per divertirsi nel I vedere la confnsione, il disordine e lo spavento che la sua I esplosione produrrebbe nella guardia regia. Non fu però am-