DEI RE DI FRANCIA 71 alcune misure per prevenire tali disordini, ma le dichiarò insufficienti; e finì col chiedere si sospendesse qualunque deliberazione sino a che i ministri avessero dato alla camera spiegazioni soddisfacenti sulle misure prese dal governo^ e per garantire in avvenir da ogni insulto la rappresentanza nazionale e per punire coloro che avessero osato violarla. Parecchi deputati del lato sinistro parlarono dopo Camillo lordan, e nello stesso suo senso; ma rispose loro vittoriosamente il guardasigilli, convenendo che alcuni deputati erano ;> bensì stati minacciati, ma ne attribuì la causa alla difficoltà che l’autorità potesse portar dovunque la sua sorveglianza e la sua azione in mezzo a grandi associazioni. Del resto accusò coloro che da lunga pezza faceano ogni giorno appelli alla moltitudine, degli eccessi e disordini che aveano compromesso 1’ordine pubblico; annunciò poscia andar l’aur torità a raddoppiare la sua vigilanza e fermezza per impedir in avvenire consimili scene, e conchiuse perchè si continuasse la discussione della legge dell’elezioni; venne sostenuto da molti oratori ed anche da taluni di quelli che sede vano al lato manco. Si domandò quindi il chiudimcnto della sessione, che venne pronunciato senza che vi prendesse parte l’opposizione; e lo stesso avvenne dell’adozione del processo verbale dell'antivigilia; e la tempestosa adunanza si sciolse alle sei e mezzo della sera. Allora la capitale era a-gitata da scene tumultuose; gli studenti di diritto e di medicina aveano risposto a quel reo appello che avea lor fatto lo spirito di fazione; ad essi eransi uniti moltissimi che non appartenevano alle scuole, componendo insieme tre o quattro inila individui diretti nelle loro mosse da capi. Dapprima i sediziosi si portarono verso al corpo legislativo; ma non poterono mantcnervisi, avendo la forza armata fatti sgombrare tutti i luoghi che circondavano il palazzo, e si rifugiarono alla piazza Luigi XV. AI loro avvicinarsi si chiusero le in- 1 ferriate delle Tuillewe; e mai sempre incalzati dalla fòrza armata, corsaro sui baluardi gridando furiosamente: Viva la carta! cd obbligando a ripetere Io stesso grido quanti incontravano per via, commettendo ogni sorta di eccessi e di violenze. Pei baluardi si recarono a! sobborgo Sant’Antonio, sperando suscitarvi facilmente un’insurrezione; ma fu invano, poiché tutti gli abitanti di quel sobborgo popoloso