DEI RE DI FRANGIA 81 cito ebbero a compiangere la perdita di altro guerriero non meno celebre, il maresciallo Lefebvre, duca di Danzica, iti età di sessantaquattro anni. Possiamo finalmente offerire ai nostri lettori il racconto di un lieto avvenimento. Il 29 settembre, verso le due e mezzo del mattino, S. A. R. la duchessa di Berry diede alila luce un principe, alla presenza dei marescialli duchi di Coigni e d’Albufera e di molte altre persone. Subito accorsero proseo la principessa tutti i membri della famiglia regia. Il re abbracciò la sua augusta nipote con tutta Peffusione della tenerezza paterna. Tutti que’principi ed alti personaggi, aggruppati intorno il letto della felice principessa, aveano dipinta sul volto l’impronta dei sentimenti di gioia ed allegrezza che riempivano il loro animo, e formavano una scena delle più commoventi. Alle tre e mezzo giunse il cancelliere di Francia a riconoscere la nascita del principino, cui por ordine del re fu imposto il nome di Enrico Carlo Ferdinando Maria Diodato d’Artois, duca di Bordeaux. Solo alle cinque s’intese a Parigi il primo colpo di cannone che annunciava la nascita di un nuovo membro della famiglia regia. Ordinariamente si tirano ventiquattro colpi pei principi e dodici per le principesse. Quando si sentì il colpo tredicesimo, si ^ diffuse subito per tutta la capitale la più viva ed esaltata gioia, e innumerevole folla di cittadini usciti da ogni quartiere accorse alle TuUlerie per assicurarsi della realtà del fatto. Il re e tutta la corte intervennero ad un Te Deum solenne cantato nella cappella del castello. Nel ritornare indietro da quella cerimonia, il re si soffermò alcuni istanti sul verone della galleria che introduce alle sue stanze per mostrarsi alla folla raccoltasi nel giardino, che al vederlo proruppe in trasporti di gioia, e in quella giornata le grida di Viva il re! ripeteronsi con tanta ebbrezza e calore in memoria di quel memorando giorno in cui S. M. dopo un esilio di ventitré anni era entrata in Parigi. » Figli miei, disse il re sopraffatto di tenerezza, la vostra gioia centuplica la mia; ci è nato un figlio a noi tutti. Questo figlio diverrà un giorno vostro padre, e vi amerà come io v’amo, e come vi amano tutti i miei n Tali parole commossero profondamente quelli eh’erano a portata di udirle, fecero scorrere lagrime copiose di gioia e provocarono nuove esclamazioni di Viva il rei P.e III.* T.° VI.“ 6