CRONOLOGIA STORICA mere: di prima, fu creduto che stesse per ¡scoppiare »asta congiura contra i membri del ministero, ma l’interrogatorio dell’assassino, dileguò un tal timore. Dichiarò egli, che in un viaggio da lui fatto in Russia, per affari di commercio, avea sofferto perdite, delle quali opinò dover risarcirlo il governo inglese, e che avendo ricusato i ministri d’interessarsi a suo favore, ciò avea prodotto una così viva impressione sul suo carattere naturalmente malinconico e triste, che risolse sacrificare al suo risentimento un membro distinto del ministero. Egli si espresse da uomo di mente pacatissima. Fu tratto in giudizio, e nel i5 condannato. Si tentò farlo passare per aberrato, ma non si poterono allegare altre prove di alienazione mentale, che la sua persuasione di aver commesso un’azione scusabile, e che come tale sarebbe considerata dalla corte di giustizia. Egli fu giustiziato il giorno j8, e subì la morte con estrema tranquillità. Il giorno dopo di quell’assassinio, il principe reggente inviò alle due camere un messaggio, per invitarle a provvedere dicevolmente la numerosa famiglia di Perceval. I membri del parlamento, che gli erano i più avversi per opinioni politiche, tributarono encomii alle pregievoli di lui prerogative. La camera dei comuni, votò una somma di lire cinquantamila per la sua famiglia, ed un’annua pensione di duemila per la vedova; pensione Irasfusibile dappoi nel suo primogenito, al quale si accordò inoltre una pensione di lire mila al suo raggiungere l’età di ventun’arini. Fu pure risolto di pregare il principe reggente a far erigere un monumento a Perceval nell’abazia di Westminster. Si riguardò la morte del cancelliere dello scacchiere, come un sì brusco colpo portato al ministero, da metterlo fuori di stato di resistervi, Si aspettava generalmente un mutamento radicale od almeno considerevoli modificazioni tanto nel suo sistema, quanto nei membri che lo componevano. Il principe reggente incaricò il conte di Liverpool, divenuto capo del ministero, di procurare di rafforzarlo, associandovi il marchese di Wellesley e Canning; ma non riuscì il ma-! neggio. I documenti scritti e le lettere pubblicate in quella circostanza, diedero a vedere che i membri del ministero, e i personaggi cui si avea avuto ricorso, continuavano a differir 4 opinione sulla condotta da tenersi verso i cattolici, e sul