DEI RE DI FRANCIA affatto di fresco ricusato di ammetterlo nel loro ordine. Camillo Jordan fu scelto dagli elettori del dipartimento del Rodano} finalmente Monsieur Ternaux, ricco e famoso fabbricatore, ottenne in concorrenza con Beniamino Constant i sulfraggii del collegio elettorale del dipartimento della Senna. Fu osservato che dovunque il terzo degli elettori non intervenne a votare sia per indifferenza, sia per timore di non poter scegliere i candidati che fossero stati di loro genio. In tal guisa il partito liberale avea evidentemente avuto la superiorità nelle elezioni. Nondimeno il ministero ebbe ancora per se la metà delle nomine} che fu quanto avea potuto ottenere ponendo in opera con molto zelo ed attività tutti i mezzi d’influenza di cui poteva disporre. Ma il lato destro della camera era stato completamente vinto} e quindi gli scrittori clic erano ad esso ligii fecero sentire, nuove grida contro la legge di elezione, asserendo chc ov’essa non subisse modificazione, le dottrine popolari stavano per riportare un funesto trionfo pel trono stesso e la sicurezza dell’ordine sociale. Alla stessa epoca all’incirca ebbero luogo 1’ estrazioni a sorte, ad eccezione dei dipartimenti occupati dalle truppe straniere. Questo primo saggio della legge del reclutamento sembrò giustificare i timori espressi dai suoi avversarli, e le estrazioni a sorte occasionarono gravi disordini. Siccome erasi promesso di abolire la coscrizione, alcuni giovinastri fecero sentire il grido di Abbasso la coscrizione! Ce ne furono pure che apposero sui loro cappelli i colori dell’usurpazione, enei calore dell’ebbrezza portarono in alcune osterie i busti di Napoleone e di suo figlio gridando Viva V Imperatore! Per altro si calmarono facilmente i torbidi, nè rinnovaronsi se non in alcuni punti del regno. Una ordinanza del 3 decembre successivo ripartì nei quadri dell’armata 4o,°oo dei nuovi coscritti. Le circostanze che aveano richiesta una speciale formazione della guardia nazionale non più esistevano, giacché erasi fatta una legge (quella sul reclutamento dell’armata) propria a facilitare 1’ esecuzione delle leggi del regno, e quindi con ordinanza 3o settembre il re ricondusse quella pubblica forza alla sua istituzione municipale. Per conseguenza egli affidò di nuovo ai prefetti, sottoprefetti e podestà l’organizzazione, direzione ed ispezione della guardia nazionale