6o CRONOLOGIA STORICA Dal momento in cui si conobbe a Parigi l’assassinio dei duca di Berry, innumerevole folla crasi recata ad assediare le porte della camera dei deputati, curiosa di vedere che cosa vi avverrebbe dopo sì grave attentato. Tosto che fu letto il processo verbale dell’ ultima tornata, Clausel de Coussergues precipitandosi alla tribuna pronunciò le seguenti parole scandalose: « Signori, non c’è legge che fissi il modo di accusa dei ministri; ma sta nella natura di una tale deliberazione eh’essa abbia luogo in pubblica assemblea e al cospetto della Francia. Propongo quindi alla camera di portare atto di accusa contra de Cazes ministro dell’interno, come complice dell’assassinio del duca di Berry, e chiedo sviluppare la mia proposizione ». Appena ebbe terminato, si udirono cento voci gridare: All’ordine! all’ardine! Invano il presidente tirò il campanello; le grida e il trambusto durarono per più istanti. Finalmente ottenne il presidente un po’di silenzio col-l’annunciare non aver egli accordata la parola a Clausel de Coussergues se non colla mira parlerebbe intorno il processa verbale; poscia fece lettura della lettera scrittagli dal presidente del consiglio dei ministri per informarlo del funesta caso della notte trascorsa: l’impronta del dolore era generale, e tutti i discorsi che s’intesero in quella circostanza portavano profondamente impresso un tal sentimento. Dopo ch’ebbe Labourdonnaye pagato il suo tributo funebre alla memoria del principe, disse un così mostruoso assassinio, commesso da oscuro individuo non guidato da veruna ambizione nè da odio, essere un testimonio irrecusabile di quel fanatismo politico che ogni giorno minava le fondamenta del trono borbonico; e quindi proponeva l’onorevole deputata che 1’ addrizzo da votarsi al re contenesse 1’ assicurazione coopererebbe la camera energicamente a tutti i mezzi che il monarca giudicasse atti a distruggere così pericoloso e spaventevole fanatismo: il lato destro ed il centro aderirono unanimemente alla proposizione di Labourdonnaye. Il generai Foy, membro del lato sinistro, si alzò esprimendo il voto non comprendesse l’addrizzo se non espressioni di dolore; esternò poscia il timore che i nemici di tutto quanto esiste non prendessero occasione da un assassinio lamentato da tutti gli amici della libertà per cercare di opprimere tutte le pub-. Miche franchigie. Dietro mozione di Corbiéres, i deputati