-300- Questi fece uscire i suoi vascelli da un difficile pas~ saggio tra gli scogli che Mezzomorto non conosceva e che gli fece ottenere il sopravento. I Turchi si misero subito all'orza, ma intanto i Veneziani formatisi in tre colonne investirono la: linea nemica con fuoco violento, portandosi il Contarini a tirO' di moschetto dalla Capitana nemica. Mezzomorto stesso fu fe­rito ad una coscia, e sul far della notte, dopo tre ore di combat­timento, si ritirò a Caristo. Riproduciamo dal Codice della biblioteca Marciana già citato una delle ultime fasi del combattimento (Fig. 58). La flotta veneziana rimasta durante la notte in completa bonaccia, attendeva lo spuntare del giorno per riprendere la lotta, quando uno scoppio improvviso succedeva sul vascello S. Bastian sul quale aveva valorosamente combattuto il Gover­natore Alvise Nani che morì con gran parte dell'equipaggio. La flotta turca, ripreso il mare, cercava sempre l'occasione favorevole per attaccare i Veneziani ed il 19 Settembre, men­tre le navi del Contarini erano nelle acque di Zea e la flotta sottile col Molin in quelle di Thermia, venne avvistato Mez­zomorto all'imboccatura del canale di Negroponte coll'intento' di sbarcare delle truppe in Attica in soccorso del Serraschiere. Trascriviamo la descrizione della battaglia che avvenne l'indomani 20 Settembre, dalla relazione del Capitano Gene­rale Molin (Manoscritti Naniani V01. II pag. 1 38). « Parve da principio il Capitan Pascià più disposto a de­« ferire che a ricevere prontamente l'incontro. Ma poi vedendO' « di non poterlo scansare stante la risoluzione con la quale li « nostri se li andavano accostando, raccolte in stretta ordinan­« za quasi tutte le più grosse Sultane, fortihcò con esse vali­« darnente la fronte e cominciò sulle ore 18 a battersi heramen­« te colle prime navi di V. Serenità che erano le due matalotte « Tigre e Sole comandate dai Signori Foscolo Governatore e « Bonvicini Patrona, ai quali si trovò precedere la nave S. A n­« drea comandata da Costanti n Loredan. Sostennero queste e « ricambiaro~o con egual vigore le prime furiose scariche hnchè « sopraggiunte le altre e formata la linea, si accese da tutte le « parti un atroce ed ostinato combattimento. « Benchè fosse poco vento parve allo Estraordinario Con­« tarini di arrischiare uno dei brulotti e si valse di quello no­