320 CRONOLOGIA STORICA pitano Parker; nel i6G8 e 1669 dal filibustiere Morgan, e nel 1678 dal capitano Croxon ; nel 1739 dall’ammiraglio Vernon, che distrusse i forti innalzati in sua difesa dall’ ingegnere Giovan Battista Antoneli; nel 1680 da John Spring; nel 1702 da due bastimenti da guerra inglesi e tre belandre ; finalmente, il capitano W. Kinhills la prese nel 1745, dopo avervi lanciato quasi cinquemila palle. La sua popolazione è valutata a novemila abitanti (1). i585-i586. Presa di Cartagena per opera del capitano inglese Francesco Drake. 11 re di Spagna, malcontento della regina Elisabetta, la quale avea conchiuso un trattato colle Provincie Unite de’ Paesi Bassi, autorizzò la cattura di tutti i bastimenti inglesi che si trovassero ne’ suoi Stati. In conseguenza di ciò, fu spedito Drake per far la guerra contra le colonie spagnuole con una flotta di venti navigli di varia grandezza, aventi a bordo duemiiatrecento marinieri e soldati. Uscito da Plimouth il i5 settembre, si avvicinò alle coste di Spagna, ove fece varie prede. Fece quindi vela verso le Indie occidentali, ed il 16 novembre giunse a Santiago, cui sorprese e saccheggiò. Passò poscia ad Ispaniola (il i.° gennaro), e dopo aver preso, e liberato verso riscatto la città di San Domingo, fece vela per a Cartagena. Giunto dinanzi a questo porto, Passali ad un tratto e colle navi e con una forza terrestre, e presala la tenne in dominio per sei settimane; ne abbruciò una parte cd accordò il riscatto dell’altra verso la somma di cen-seimila pesos della cassa regia. Gli abitanti, avvisati del suo arrivo, aveano però nascosto ne’monti quanto possedevano di più prezioso; ed ci s’impadronì dell’artiglieria e delle munizioni da guerra (2). 1585. La nazione de’cumanagotos ò soggiogata da un corpo di censettanta spagnuuli e trecento indiani della costa, comandati da Christobal Cobos. Il cacico Cayaurima avea cominciato l’assalto alla testa di duemila uomini, e lo rinnovo con ottomila. Questo combattimento prese il nome di batalla de Macaron. (1) De Ulloa, lib. II, cap. 3. (2) Ilakluyt, parte III, pag. 534-