i j8 CRONOLOGIA STORICA accercliiaroao compiutamente recando legna c paglia per abbruciarli tutti. In questo frangente i castigliani, clic s’ erano trincierati dietro i mucchi de’corpi morti, si aprirono colla spada alla mano un passaggio a traverso i loro nemici, e cercarono la salvezza nella fuga, lasciando settanta morti e tutto il bagaglio e l’oro ch’era portato da quattrocento indiani. Gli ottanta che scapparono erano stali si maltrattati che molti aveano tre o quattro o perfino undici dardi nel corpo. Radajoz fece cucire le loro ferite applicandovi un unguento fatto col grasso degl’indiani abbruciati, ed adoperando le loro camicie in luogo di bende. Imbarcati sovra canotti quelli ch’erauo più gravemente feriti, marciò cogli altri lungo la spiaggia. Durante il cammino furono una notte sorpresi da un’alta marea; i più agili salirono sugli alberi, e quelli che non poterono imitarli furono raggiunti dall’acqua marina sino alla cintola, e vi perirono la maggior parte. Erano in questa triste situazione, allorché Nata venne cogl’ indiani ad assalirli, e li avrebbe sterminati se non fosse sovraggiunta la notte. Misero essi a profitto l’oscurità per costruire alcune zatte sulle quali discesero sino al mare ove incontrarono i canotti. Progredendo il cammino, ora per mare, ora per terra, giunsero nella provincia del cacico Chamc, che si fe’ loro incontro alla testa de’ suoi guerrieri. Questo capo segnò sul suolo una linea e giurò che se la sorpassassero, li ucciderebbe tutti, ed al contrario fornirebbe loro tutto ciò di cui abbisognassero. 1 castigliani aveano allora, al dire d’Errerà, il cielo per coperta, la terra per camera ed il mare per rifugio. Il cacico recò loro ogni sorta di viveri, e Badajoz dato un poco di riposo a’suoi soldati, e raccomandati a Chame i feriti, passò la notte con quaranta uomini nell’isola delle Perle. Sorpresone il cacico prigione, lo rimise in libertà mediante una somma d* oro. Badajoz, di ritorno al luogo ov’avea lasciato i feriti, si rimise in cammino ed incontrò il cacico Tabor il quale con trecento uomini volle disputargli il passaggio; ma ne fu respinto al pari d’un altro capo chiamato Piruqucte. I castigliani giunsero finalmente ad un braccio di mare, chiamato de las Almejas o dei Datteri, donde si scorge l’isola di Tahogci, situata alla