DELL’ AMERICA 243 allora con milleducento uomini contra questa città, che dopo lunga resistenza fu abbandonata da’suoi abitanti. "Avendo nell’assalto contra Bonda perduto trenta casigliani la vita, i naturali, alteri di questo vantaggio, ricusarono di far la pace; spedì quindi 1’adelantado il proprio figlio don Pietro Fernandez de Lugo, il maestro di campo e tre capitani con un forte distaccamento contra i tayro-nas. Occuparono gli spagnuoli la valle dello stesso nome e provarono un’ostinata resistenza all’ingresso d’una gola, nella quale due capitani ed una ventina d’uomini rimasero feriti. Frattanto don Pietro forzò il passaggio ed assalì Ma-ribare, cacico della Ramada, a cui tolse, giusta la sua relazione, alcuni oggetti d’oro del valore di duemilacinque-cento pesos. I soldati che valutavano questa preda ad oltre trentamila pesos si ammutinarono contr’esso. Ritornato a Santa Marta, don Pietro fu dall’adelantado spedito in traccia di un distaccamento inviato dal governo di Venezuela, ma non potè incontrarlo ed ebbe in quest’ occasione la disgrazia di perdere venti uomini che perirono di fame; vedendo regnare tra i soldati il malcontentamente, li lasciò imbarcandosi per alla Spagna. L’ adelantado frattanto partì per esplorare il Rio Grande della Magdalena; ma i suoi progressi furono sì lenti, clic nel corso di quattro in cinque mesi aveva scoperto appena cinquanta leghe in retta linea (1). i536. Scoperta del paese di Quixos ( Tierra de los Quixos i la Canela) fatta dal capitano Gonzalo Diai de Pineda, cui Belalcazar avea spedito per riconoscere il corso della Magdalena e le terre adiacenti (2). Spedizione del capitano Francesco Cesar, nella provincia di Cartagena. Direttosi questi all’est, penetrò nei monti d' Abile (3), i quali in alcuni siti hanno oltre a venti leghe di larghezza; in questo tragitto gli uomini ed i (1) Errerà, dee. V, lil>. IV, cap. 3, 4 c 5- — Piedrahita, parte I., li!>. Ili, cap. 5. (2) Errerà, dee. V, lih. X. (3) Secondo Errerà. Piedrahita scrive Abide.